Governo: via l’Imu ma resta il problema delle coperture. E si riapre la questione Iva

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(askanews) – Roma, 29 ago – Soddisfazione nel governo per la soluzione trovata sull’Imu che viene cancellata per il 2013, mentre e’ confermato che dal 2014 entrera’ in vigore la ”service tax” ribattezzata Taser (l’imposta sui servizi comunali che sara’ riscossa direttamente dai Comuni). La copertura della prima rata (era slittata al 16 settembre) mancante dell’Imu, arrivera’ da tagli alla spesa pubblica e dalla maggiore Iva fatturata per i rimborsi dei debiti della Pubblica amministrazione, oltre che dalla tassazione ulteriore di giochi e scommesse. Per quanto riguarda la copertura della seconda rata mancante dell’Imu di dicembre, ”la decisione verra’ formalizzata nella Legge di stabilita’ che presentero’ al Parlamento il 15 ottobre e che nel frattempo verra’ discussa con Comuni e Parlamento” dice Letta in conferenza stampa precisando che in quella occasione ”saranno indicate le coperture della seconda rata dell’Imu”. Da parte del governo c’e’ da garantire inoltre la copertura chiesta dai Comuni per i propri bilanci che avevano gia’ messo nelle voci di entrata le riscossioni delle rate dell’Imu (si tratta all’incirca di 700 milioni di euro). L’annuncio della cancellazione dell’Imu rinsalda nell’immediato la tenuta politica del governo anche se non e’ del tutto risolta la questione delle coperture. Se ne tornera’ a parlare inevitabilmente in autunno, in occasione del varo della legge di stabilita’ quando si cerchera’ di non ricorrere ad acrobazie contabili ma forse si dovranno adottare provvedimenti impopolari (si vocifera di aumento della benzina e dei tabacchi). ”Adesso possiamo guardare al futuro dell’azione del governo con molta maggiore fiducia”, commenta il premier Letta sottolineando che ora ”non c’e’ piu’ scadenza” per l’esecutivo. Il vicepremier Angelino Alfano parla della realizzazione di ”un punto cardine del patto fondativo di governo”. Silvio Berlusconi interrompe il suo silenzio politico con una nota: ”Il Pdl ha rispettato il patto con i suoi elettori e il presidente Letta ha rispettato le intese con il Pdl. Gli effetti positivi vanno a beneficio di tutti i cittadini. Promesso, realizzato. Sull’Imu sulla prima casa e sui terreni e fabbricati funzionali alle attivita’ agricole abbiamo mantenuto gli impegni. E l’etica in politica e’ mantenere la parola data”. Giudizio positivo da parte di Guglielmo Epifani: ”La scelta sull’Imu e’ corretta, soprattutto in vista della riforma e della trasformazione nel senso di un’imposta federale a partire dal prossimo anno”. Il segretario del Pd sposta pero’ i riflettori sulle altre decisioni formalizzate dall’esecutivo e restate un po’ in ombra (cassa integrazione rifinanziata per 500 milioni, soluzione concordata per 6500 esodati): ”Le decisioni prese dal Consiglio dei ministri costituiscono una soluzione equilibrata dal punto di vista sociale e delle emergenze. Il governo ha tenuto conto delle situazioni piu’ difficili”. Spiega Stefano Fassina, viceministro dell’Economia: ”Dopo tante chiacchiere, la ridefinizione della tassazione della prima casa in chiave federalista; la salvaguardia della parte piu’ sfortunata dei lavoratori e delle lavoratrici esodati, ossia i licenziati individuali; il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga che porta a 2,5 miliardi le risorse per il 2013”. La Cgil e’ perplessa sulle decisioni del Cdm: ”Primi atti, sia pur utili e importanti, ma che lasciano irrisolti i temi della cassa integrazione e degli esodati. I fondi sono totalmente esigui, servono a coprire solo l’immediata emergenza”. Giudizio critico, nel corso della trasmissione ”Omnibus” su La7, pure da parte dell’ex premier Mario Monti: ”L’Europa chiedeva da tempo che l’Italia introducesse una tassazione per la prima casa, non per un sadico gusto di far pagare di piu’ ai cittadini ma per poter ridurre semmai la tassazione sul lavoro, stimolando la produttivita”’. Conclude il leader di Scelta civica: ”Il governo ha scelto una strada diversa, quella di arrendersi alla forte pressione del Pdl. Si avra’ un’apparente soddisfazione per i proprietari di case e tutti i cittadini finiranno per pagare tutto questo con piccoli aumenti a piccole tasse e aumento dei tassi d’interesse”. Il M5S parla di ”una pressione fiscale che resta immutata”. Soddisfatto Pier Ferdinando Casini, leader dell’Udc: ”E’ stucchevole che, anche quando il governo fa qualcosa di positivo, si perda tempo nelle polemiche di chi rappresenta un provvedimento o l’altro come successo dell’una o dell’altra parte: e’ un segno clamoroso di immaturita’ politica e di bipolarismo primitivo”. – ”Archiviata” l’Imu, si accende la polemica sull’Iva. Le parti sbagliate del decreto approvato ieri dal Consiglio dei ministri ”riguardano l’intervento sull’Imu per il 2013: in particolare la cancellazione per tutti della prima rata ‘saltata’ a giugno scorso. In una fase cosi’ difficile, dedicare un miliardo per eliminare l’Imu per meno del 10% degli immobili di maggior valore, ha sottratto preziose risorse a finanziare: ad esempio, il rinvio dell’aumento dell’Iva previsto, oramai irrimediabilmente grazie alla ‘vittoria’ del PdL sull’Imu, per il 1 ottobre”, afferma il vice-ministro dell’Economia, Stefano Fassina, dalle pagine del suo blog, riportate dal quotidiano on-line ‘L’Huffington Post’. Fassina ricorda che nel trovare le coperture per l’abolizione dell’Imu ”il Governo e i tecnici del Mef non potranno prescindere dalle altre onerose scadenze previste per settembre, quando serviranno risorse per lo stop all’aumento dell’Iva previsto per l’1 ottobre, per rifinanziare la cassa integrazione in deroga (le Regioni hanno gia’ esaurito le risorse messe precedentemente a disposizione), per proseguire con i pagamenti arretrati della Pubblica Amministrazione alle imprese creditrici”. Replica duramente, a stretto giro, Renato Brunetta: ”Il viceministro Stefano Fassina, per amor di polemica e di ideologia, straparla. Non ci sara’ alcun aumento dell’Iva da ottobre, come da accordi di maggioranza”, afferma il capogruppo alla Camera del Pdl. ”Aspettiamo smentite dal Ministero dell’Economia e delle Finanze – prosegue Brunetta – Questo modo di fare del viceministro Fassina non e’ accettabile, in quanto produce incertezza e confusione. Perche’?”. Altrettanto recisa e’ arrivata una controreplica dal sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta: ”Brunetta dovrebbe ammettere che le risorse sono poche, che siamo in una strettoia difficile”.Ad ogni modo, ha poi assicurato lo stesso Baretta all’ASCA, ”faremo tutto il possibile per evitare l’aumento dell’Iva” previsto per ottobre. ”Non darei nulla per scontato – ha afferma Baretta – e’ nel nostro interesse evitare l’aumento, e’ anche chiaro che piu’ passano i giorni piu’ si riducono le risorse. Che si arrivi a una stretta e’ del tutto evidente e il governo dovra’ stabilire delle priorita’. Proveremo a fare tutto il possibile per evitare che scatti l’aumento dell’Iva l’1 ottobre”.

gar/red/mau