Siria: Mauro, no spazi partecipazione attiva Italia ad azione militare

DIC 6, 1308 -

(askanews) – Roma, 28 ago – ”Si’, e’ ancora possibilescongiurare un’involuzione di tipo militare”. Ne e’ convintoil ministro della Difesa, Mario Mauro, che in un’intervistaad ‘Avvenire’ ha voluto invitare Parigi e Londra ad avere”una prudenza estrema, bisogna pensarci milioni di volteprima di dare il via ad azioni militari. Il caso Siria vagestito con equilibrio; serve dialogo continuo perche’l’obiettivo del governo italiano e’ uno solo: evitareavventure al nostro Paese”. Mauro ha poi auspicato una”soluzione politica” ed ha ribadito la lineadell’esecutivo: ”L’Italia non prendera’ parte a operazionidecise al di fuori del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Eanche se si dovesse arrivare a una risoluzione nelle NazioniUnite – ha spiegato il ministro – l’Italia resterebbe fuoridalla Siria”. ”Siamo in Libano, in Libia, in Kosovo, inAfghanistan… Potremmo condividere la risoluzione – haspiegato – ma i nostri militari sono gia’ fortementeimpegnati in altri scenari. Insomma non ci sono spazi perche’l’Italia prenda parte attivamente a una nuova azionemilitare”. ”Ci sono margini per scongiurare una deriva drammatica erischiosa. La Siria – ha aggiunto Mauro – e’ un paese dove laRussia ha la piu’ importante base militare fuori dai propriconfini. Non abbiamo la minima idea di quello che puo’provocare un attacco alla Siria nei rapporti con Mosca. Lorohanno avvertito il mondo, hanno detto che nulla sara’ piu’come prima. Noi non possiamo non interrogarci su quelmessaggio”. Altro ”problema enorme, drammatico” e’l’emergenza profughi, per cui occorrono risorse economiche ela disponibilita’ della comunita’ internazionale a farsicarico delle ricadute”.

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