Siria: Calderoli, no interventi. Ritirare militari da ogni missione

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(askanews) – Roma, 27 ago – ”Non possiamo restare indifferentidinnanzi alla tragedia che sta sconvolgendo la Siria ma comeci ha insegnato la storia, non e’ con le armi che si esportala democrazia. Al Paese e’ bastato un Kosovo, noi ciopporremo in ogni modo al riaffermarsi della linea dei’democratici nostrani’ alla D’Alema. Ci ricordiamo tutti condolore la decisione di bombardare un paese sovrano in assenzadi una deliberazione del parlamento”. Lo ha affermato in unanota il vice presidente del Senato ed esponente della LegaNord, Roberto Calderoli.

”Diplomazia e Politica sono le uniche risposte possibilialla crisi siriana e non di certo le bombe. Questeconsiderazioni sommate alla devastante crisi economica che cista travolgendo dovrebbero spingere il governo ad agireresponsabilmente e quindi di decidere per il ritiro totaledel nostro esercito sancendo la fine della nostrapartecipazione alle cosi’ dette missioni di pace che sonoservite solo a rafforzare gli interessi economici estrategici delle presunte super potenze. Non dobbiamo inalcun modo renderci complici – ha aggiunto Calderoli – equindi colpevoli di initili massacri”. ”Fino a oggi – ha asottolineato Calderoli – il nostropaese e’ stato l’utile idiota di Stati Uniti, Germania,Francia e Inghilterra. Questa nuova crisi ci dimostra ancorauna volta la totale assenza dell’Unione Europa i cui statileader sfruttano il nostro solo per meri interessi di parte.

Un’eventuale azione di forza oggi sarebbe un cerino in gradodi far divampare non solo in Siria ma in tutto il mediooriente e nel Nord Africa una inarrestabile vampata difondamentalismo che rischierebbe di far scoppiare la terzaguerra mondiale. Una guerra devastante – ha conclusoCalderoli – in paesi molto vicini territorialmente alnostro”.

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