Governo: Kyenge, sono fiera di essere italiana

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(askanews) – Roma, 27 ago – ”Sono fiera dell’Italia, non sonostata costretta a prendere la cittadinanza italiana, l’hoscelta”. Cosi’ dice il ministro per l’Integrazione Ce’cileKyenge in un’intervista a Paolo Mieli per la trasmissione Rai’Eco della Storia’, pubblicata in anteprima sul settimanaleOggi. ”Ho detto di essere italo-congolese perche’ sono venutaqui a studiare”, racconta la Kyenge, ”e dopo sei anni misono resa conto che stavo perdendo i momenti migliori dellamia vita: ero in Italia, ma pensavo ancora di tornare inquella che dicevo fosse casa mia. Ma casa mia era qui. Eraquesta. Io avevo scelto. Sono entrata nella cultura italiana,ho condiviso moltissime cose: oggi, quando vado in giro,porto con me tutti i valori di questa patria. A testaalta”.

Nell’intervista il ministro spiega anche bene il suopensiero in merito allo ius soli: ”In Europa da nessunaparte esiste lo ius soli puro, ovunque si va verso lo iussoli ‘temperato’. Lo ius soli ‘temperato’ e’ quello che siottiene dopo alcuni anni di residenza dei genitori ed esistegia’ in molti Paesi europei, come in Germania e in Olanda”.

”L’Italia e’ uno dei pochi Paesi dove non esiste questapossibilita’: ecco perche’ le proposte di legge in parlamentoparlano di un progetto immigratorio dei genitori e prevedonouna loro integrazione. Attualmente la legge prevede che iragazzi nati in Italia da genitori di altri Paesi alraggiungimento del 18* anno d’eta’ possano chiedere lacittadinanza. Ma e’ evidente che se questo processo partisseprima li agevolerebbe nell’integrazione”, ha concluso ilministro.

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