Camera: Boldrini, nessuno spreco di carta intestata ”al femminile”

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(askanews) – Roma, 24 ago – In seguito ad alcuni articoli distampa il presidente della Camera, Laura Boldrini, hapubblicato sul suo profilo Facebook un messaggio per chiarirealcuni punti sui costi di Montecitorio ed in particolaresulla spesa per il sito della Camera e sulla modifica dellacarta intestata della Presidenza. ”La carta della Camera deideputati con l’intestazione ‘il Presidente’ – ha chiaritoBoldrini – non e’ stata buttata. Non e’ andato al maceronemmeno un foglio. Tutte le risme gia’ in archivio sono erestano ordinatamente riposte in magazzino, in attesa delprossimo uomo presidente che si occupera’ di guidareMontecitorio. Dunque, nessuno spreco, nessuno danno economiconella decisione di sostituire l’intestazione ‘il Presidente’con ‘la Presidente’ nel rinnovo delle scorte di carta che,periodicamente e normalmente, viene effettuatodall’amministrazione”. ”In questa scelta – ha sottolineato il Presidente – c’e’la volonta’ di dare un segnale, cosi’ come mi e’ statochiesto da tantissime donne, rivendicando, anche attraversol’articolo, il genere di appartenenza. Credo che in ognilavoro dovrebbe esistere la declinazione al femminile. Inalcuni casi e’ ormai entrata nel senso comune: l’operaia, ladottoressa, la giornalista, la professoressa. In altri casi -ha rilevato – e’ ancora oggetto di discussione, come per lasindaca, la ministra, la giudice o la presidente. Polemicheche dimostrano quanto la parita’ sia ancora difficile daaccettare”. Nonostante le polemiche ”la volonta’ dirisparmiare quanto piu’ possibile denaro pubbliconell’esercizio dell’attivita’ parlamentare e’ e resta uno deimiei obiettivi. E’ completamente priva di fondamento lanotizia sul presunto aumento delle spese della Camerarispetto all’anno scorso. E’ vero esattamente il contrario:nel 2013 – ha spiegato – le previsioni di spesa per beni eservizi risultano ridotte di 9 milioni di euro, cioe’ il5,47% in meno in rapporto al 2012.

Ai quali vanno aggiunti anche i 10 milioni gia’ tagliati dame e dall’Ufficio di Presidenza sulle spese per gli uffici disegreteria, le indennita’ di carica dei deputati e alcuneindennita’ dei dipendenti”. Infine, sul costo del nuovo sito della Camera ”e’ utilesapere che c’e’ una gara pubblica e trasparente in corso,deliberata alla fine della scorsa legislatura dal Collegiodei Questori di allora, che si svolge in conformita’ alleregole del codice dei contratti pubblici. Il bando,consultabile sul sito, pubblicato a luglio sulle GazzetteUfficiali italiana e dell’Unione Europea e su due quotidiani,garantira’ altri risparmi. Infatti, rispetto alla spesaattuale di 1 milione 389mila euro annui (iva esclusa), sipassera’ a spendere al massimo, per il prossimo triennio,1milione e 200 mila all’anno (sempre iva esclusa). Almassimo, perche’ 1 milione e 200mila e’ la base d’asta: mal’aggiudicazione verra’ fatta in base all’offertaeconomicamente piu’ vantaggiosa. Dunque, e’ pressoche’ certoun ulteriore contenimento dei costi”. Per queste ragioni”trovo davvero inutile e dannoso far circolare notizie falsee denigratorie verso la presidenza e l’istituzione Camera, inun momento in cui tempo ed energie di tutti dovrebbero essereconcentrate sui veri problemi del Paese”, ha conclusoBoldrini.

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