Governo: Di Maio a Moretti, falso che 30 senatori M5S con Pd

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(askanews) – Roma, 21 ago – Non e’ vero che 30 senatori 5 stellesarebbero pronti a sostenere un governo Letta bis. Lo scrivesu Facebook il deputato M5S Luigi Di Maio. ”Ho letto l’intervista alla deputata Moretti del Pd -scrive il vicepresidente della Camera – in cui sostiene che30 senatori del Movimento 5 Stelle siano pronti a sostenereun governo Letta/bis. Premesso che i nostri senatori sonomeno di 50 in tutto, cio’ significa che quasi i due terzi delgruppo parlamentare al Senato sarebbe, come lei dichiara, ‘insofferenza, quindi pronto a passare al misto’. Se fosse statocosi’, questi fantomatici 30, avevano la maggioranza ancheper cambiare il nome al gruppo del Movimento 5 Stelle alSenato, dettarne la linea politica, etc. Cosi’ non e’stato”.

Secondo Di Maio, ”la Moretti oggi ha lanciato l’amo perconto dell’establishment. Come c’hanno provato gia’ inpassato.

Faranno di tutto per non tornare a casa, di tutto. Anchesalvare Berlusconi”.

”La verita’ – prosegue Di Maio – e’ che il Pd fara’ ditutto per non tornare a casa. La posta in gioco e’ troppoalta. Le loro correnti in vista del congresso stannoaffilando le armi. Con un’intervista del genere cercano dispaccarci, e’ chiaro. Berlusconi compra direttamente gliavversari, il PD e’ solito usare metodi piu’ subdoli. Gliriuscira’ difficile in un momento in cui siamo veramentecompatti”.

”La paura di tornare a casa – sostiene Di Maio – e’ unasindrome che affligge molti parlamentari in questo periodo.

Penso a quei senatori del PDL che sono entrati in Senatograzie a premi di maggioranza regionali inaspettati, ma chestavano in lista solo come ”riempi-lista” (non ci pensanoproprio a mollare la sedia). Penso a quelli del Pd chesaranno epurati nella prossima faida interna di congresso. Enon saranno mai piu’ messi in lista (molti bersaniani, etc).

Penso alla Lista Monti che dal 10% ora e’ al 4%. Un po’ pocoper affrontare nuove elezioni”.

”La paura di tornare a casa non ci appartiene altrimentiavremmo regalato i nostri voti a Bersani, alle prime sirenedel suo ‘governo del cambiamento’, poi rivelatosi un bluff.

La paura di tornare a casa non ci appartiene perche’ noi acasa troviamo gli attivisti con cui continuare questopercorso, non le Lobby che vi presentano il conto di quantifinanziamenti vi hanno erogato”, conclude Di Maio.

ceg/lus