Regionali: in Sardegna e Abruzzo ‘slittano’ a maggio 2014

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(askanews) – Roma, 20 ago – Dopo Lombardia, Lazio, Molise, FriuliVenezia Giulia e Valle d’Aosta che sono andate al voto nelprimo semestre di quest’anno, nei prossimi mesi altre treRegioni (Basilicata, Abruzzo e Sardegna) e le due provinceautonome di Trento e Bolzano torneranno alle urne. LaBasilicata ha gia’ deciso: si votera’ il 17-18 novembreprossimo per l’elezione del ‘governatore’ e del nuovoConsiglio regionale. Un voto anticipato nato dopo ledimissioni del presidente Vito De Filippo, annunciate inconseguenza dell’indagine sull’utilizzo dei fondi da partedei gruppi politici che ha coinvolto un paio di assessori ediversi consiglieri di maggioranza e di opposizione. A dire il vero l’appuntamento elettorale piu’ vicino e’quello che il 27 ottobre chiamera’ alle urne gli elettoridelle Province autonome di Trento e Bolzano, dove si votera’per l’elezione del nuovo consiglio provinciale e del nuovopresidente della Provincia. E’ ormai certo invece che leelezioni in Abruzzo slitteranno al 2014. La legislatura, inrealta’, si concludera’ nel prossimo mese di dicembre (ilvoto anticipato nel 2008 era arrivato dopo il caso Del Turco)e il presidente, Gianni Chiodi, potra’ fissare la data delleelezioni nell’arco temporale che va da dicembre 2013 a marzo2014. Tempi strettissimi per indicare l’atteso appuntamento,con Chiodi – che a settembre ha in programma anche unconfronto con le forze di opposizione – che sembra orientatoa seguire la strada della prossima primavera. Non marzo,pero’, ma maggio(il 25/26 per l’esattezza), abbinando laconsultazione con le elezioni europee. In questa direzione,Chiodi e’ sostenuto da un parere tecnico dell’Avvocaturagenerale dello Stato del 23 luglio scorso che giudicapossibile l’accorpamento tra le ”regionali” e le”europee” proprio nell’ottica di un risparmio di spesa. Dalpunto di vista politico c’e’ invece una presa di posizionedel Consiglio regionale abruzzese che ha invitato Chiodi atrovare la soluzione ”migliore” che garantisca la piu’ampia partecipazione dei cittadini al voto e il maggiorrisparmio di spesa. Un confronto ‘tecnico-giuridico’ a provadi ricorso, al quale guardano con grande attenzione anche inSardegna.

Sull’isola la legislatura scadra’ a meta’ febbraio del2014 ma anche qui – seguendo la strada adottata in Abruzzo -si potrebbe profilare uno slittamento di circa 100 giorni eun abbinamento con le elezioni europee proprio nell’otticadel risparmio di spesa. Uno scenario che sembra ormaipiuttosto delineato e che potrebbe saltare solo se dovesseprecipitare la situazione politica nazionale. In quel caso,un eventuale voto a marzo del 2014 per le politiche potrebbecambiare nuovamente le carte in tavola, con un accorpamentotra le elezioni regionali e quelle per il Parlamentonazionale.

rus