Berlusconi: Quagliariello, con plotone esecuzione Italia rischia

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(askanews) – Roma, 20 ago – Sul voto che decidera’ la decadenzadi Silvio Berlusconi da senatore, il ministro per le Riforme,Gaetano Quagliariello, scrive sul Foglio di domani che”l’auspicio, quasi un appello accorato, e’ che nessunpregiudizio, nessun congresso di partito, nessuna tentazionedi chiudere con un colpo secco una partita di vent’annifacciano velo a cio’ che questo snodo rappresenta per ilpresente del nostro Paese e per il futuro della nostrademocrazia”. Secondo il ministro ”non stiamo discutendo diun fatto personale e privato. Vi sono momenti nei qualidall’interpretazione di una norma di legge passa la sorte diun Paese. Si discuta dunque senza pregiudizi, e si prenda inconsiderazione anche l’ipotesi che a dire l’ultima parolapossa essere la Corte costituzionale. Non ci si lasciammaliare da sentenze e presunti ‘precedenti’ che riguardanocasi molto diversi, perche’ con tutto il rispetto ilParlamento e’ il Parlamento e le sentenze non sono temi apiacere”, ha spiegato.

Per il ministro ”se si dovesse trasformare la Giunta delSenato da luogo della meditata ponderazione al teatro di unplotone di esecuzione, il centrodestra avra’ il suo dramma daaffrontare ma l’Italia non ne uscirebbe indenne”. Quanto all’interpretazione della Legge Severino, ilministro ha sottolineato che ”sta agli uomini e alle donneche siedono in Parlamento la presa d’atto che non disalvacondotti dovra’ discutere il Senato, ma del rigorecostituzionale e della prima e decisiva applicazione di unalegge frettolosa. E che a seconda di come questa legge verra’interpretata – perche’ Costituzione alla mano cosi’adamantina oggettivamente non e’ – quel po’ che resta delloStato di diritto, dell’equilibrio fra i poteri e dellasovranita’ del Parlamento potra’ essere preservato oppureulteriormente compromesso. Insomma: anche chi provasse orrorealla sola idea di farsi carico del diritto dei sette milionidi elettori del PdL alla propria leadership – ha concluso -eviti almeno di ripetere l’errore commesso in questivent’anni, quando ci si e’ illusi che dopo aver delegato lasovranita’ alla magistratura perche’ funzionale a combattereSilvio Berlusconi, un bel giorno si sarebbe potuto faremarcia indietro. La caduta del governo Prodi dovrebbe purinsegnare qualcosa”, ha concluso.

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