Pd: Russo, non esistono mozioni ‘lettiane’, non giovano a governo

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(askanews) – Roma, 19 ago – ”L’amico Francesco Boccia sa checonsidero il suo documento un contributo utile al congressodel PD, una traccia di lavoro che presenta spuntiinteressanti per un dibattito finora troppo legato aipersonalismi delle candidature alla segreteria nazionale. Perquesto mi permetto soltanto di chiarire ai molti commentatorialcuni fraintendimenti che, al di la’ delle intenzioni delsuo estensore, oggi sembrano affiorare nelle reazioni amargine della sua iniziativa e che potrebbero limitarne laportata positiva e trasformarla in un’occasione divisiva epuramente polemica”. E’ il commento di Francesco Russo,senatore Pd e segretario generale dell’AssociazioneTrecentoSessanta.

”In primo luogo – sottolinea il senatore Pd -, anche sescontato, e’ bene ribadire che non ci possono e non cipotranno essere in questa fase del dibattito congressualedocumenti ”lettiani’, ispirati direttamente o indirettamentedal Presidente del Consiglio o da quelli che sono,attualmente, i suoi piu’ diretti collaboratori. Non serve alPD, non rappresenta lo spirito, ribadito anche ieri a Rimini,con cui sta lavorando Letta, non gioverebbe all’azione digoverno cui il Paese sembra guardare con crescente fiducia.

Va poi aggiunto che non e’ nell’interesse di nessuno forzarela lettera del documento e immaginare che vi possa essere unamozione in nome della quale in sede congressuale ci si possao debba distinguere rispetto al sostegno al governo Letta”.

”Va ricordato, infatti – ribadisce Russo -, che questo,seppure appoggiato da una maggioranza difficile, e’ ilgoverno di tutto il Pd. E’ un esecutivo nato per sceltapressoche’ unanime della Direzione nazionale e dei gruppiparlamentari democratici che, rispondendo al richiamo delPresidente Napolitano, hanno garantito l’impegno adaccompagnare le necessarie riforme istituzionali e le azionidi rilancio dell’economia mettendo al primo posto il bene delPaese. E’ un governo cui tutto il partito ha dato la suafiducia e che vivra’ fino a quando questa fiducia, in modounitario, verra’ confermata. Per questo sara’ bene che tuttisi impegnino a tenere l’esecutivo e la figura del presidenteLetta fuori da dibattiti di parte (se non addirittura dicorrente) fuori e dentro il Pd”.

”Spetta invece ai candidati e alle mozioni presentate aloro supporto – conclude il senatore Pd – animare ildibattito congressuale, per non disperdere le potenzialita’un partito rinnovato ma che sappia mantenere ben saldi iprincipi di giustizia sociale e di solidarieta’ per i qualie’ nato e grazie ai quali tanti italiani ancora loconsiderano una speranza di futuro”.

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