Giustizia: Palomba (Idv), preoccupante apertura Pd a Pdl

SET 1, 1305 -

(askanews) – Roma, 10 ago – ”Ci preoccupa l’apertura fatta dalPd al Pdl su un tema cosi’ delicato come quello della riformadella Giustizia. Berlusconi, infatti, ha sempre e solo intesoriformarla con l’intento di sopprimere o limitare l’autonomiae l’indipendenza della magistratura, tentando di porre i Pmalle dipendenze del politico di turno. Aprire il dialogo aquesto individuo vuol dire legittimare le aberranti pretesedi chi ha condotto una vita alla ricerca dei modi peraggirare le regole valide, invece, per tutti gli altri”. Loafferma in una nota Federico Palomba, responsabile Giustiziadell’Italia dei Valori, intervenendo in merito all’intervistarilasciata dal presidente del Forum Giustizia del Pd, DaniloLeva, sul progetto per riformare il sistema giudiziarioitaliano. ”Nel renderci disponibili, sin da subito, ad un dialogocon il Pd su questo delicato tema – prosegue Palomba -ribadiamo che la riforma della giustizia a cui Berlusconi e’affezionato e’ quella che vorrebbe creare scappatoie perbloccarne e limitarne il funzionamento, e non certo quellavolta a individuare rimedi per farla funzionare al meglio”.

”Non e’ punendo la magistratura – sottolinea Palomba -che si potranno avere sentenze piu’ giuste e rapide, ne’ sipuo’ pensare di risolvere il sovraffollamento delle carcericon una modifica radicale della custodia cautelare.

Ridurne l’utilizzo, infatti, non fa che deprimere fortementeil contrasto alla delinquenza, innanzitutto organizzata. Perle stesse ragioni, sopprimere l’ergastolo, in questo contestodi grave illegalita’, sarebbe un pessimo segnale, oltre a nonessere affatto una priorita’ sul fronte della riformafunzionale della giustizia”. ”L’Italia dei Valori – prosegue Palomba – si e’ semprebattuta per la difesa ragionata e ragionevole dell’impiantocostituzionale della magistratura. Per questo, siamo statispesso accusati di essere giustizialisti e ne abbiamo pagatole conseguenze. Siamo stati gli unici ad opporci, nellascorsa legislatura, alla cosiddetta legge anticorruzione,voluta all’epoca da quegli stessi partiti che oggi dicono divolerla cambiare, e abbiamo condotto battaglie solitariecontro le leggi ad personam che hanno piegato le istituzioniai diktat di Berlusconi”. ”Siamo stati protagonisti anchedi battaglie condivise – aggiunge ancora Palomba – comequella contro la proposta di legge che limitava leintercettazioni e poneva il bavaglio alla stampa”.

”Anche per questo – conclude Palomba – riteniamo che siapossibile avviare una seria collaborazione tra partitiprogressisti del centrosinistra che abbia come faro la difesarigorosa del nostro baluardo costituzionale”.

com-ceg/lus