Salute: Antezza (Pd), terapia intensiva aperta a familiari aiuta malati

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(askanews) – Roma, 9 ago – ”Numerosi studi hanno evidenziato chela presenza dei familiari accanto al malato in terapiaintensiva non solo sia priva di rischi, al contrario diquanto temuto in passato, ma sia anzi una scelta utile edefficace per rispondere ai bisogni dei pazienti e delle lorofamiglie. Nell’auspicio che l’autorevole contributo fornitodal comitato nazionale per la bioetica possa contribuire aduna veloce realizzazione e approvazione della proposta dilegge da me presentata, questo rappresenterebbe una conquistadi civilta’ e di rispetto per gli altri. Abbiamo lapossibilita’, con un costo pari pressoche’ a zero, dilavorare insieme per fare ”buona medicina” e prenderci curain modo ancora migliore di quanti vivono il duro tempo dellamalattia e della fragilita”’. E’ quanto dichiara la deputatadel Pd Maria Antezza dopo che il Comitato nazionale per labioetica ha recentemente dedicato uno specifico documentoalla terapia intensiva ‘aperta’ e al tema della presenza deifamiliari in terapia intensiva (terapia intensiva aperta allevisite familiari).

Antezza ha avanzato una proposta di legge che stabilisceche la realizzazione del modello di terapia intensiva’aperta’ costituisce un obiettivo prioritario del pianosanitario nazionale e da’ pertanto mandato al ministero dellasalute e alle regioni di predisporre norme su cinque puntichiave. Tra le altre cose, nella pdl di Antezza, il tempoquotidiano di visita sia almeno di 12 ore nelle terapieintensive per adulti e senza limitazioni nelle terapieintensive pediatriche e neonatali, oltre a disporre che neireparti di terapia intensiva sia prevista la presenza dispecifiche figure professionali per fornire un adeguatosupporto psicologico al paziente e ai familiari.

Inoltre, stabilisce che siano realizzati specificipercorsi formativi per i medici e gli infermieri dellee’quipe delle terapie intensive, con particolare attenzioneper quanto attiene la comunicazione e prevede che nei pianidi edilizia ospedaliera vengano previsti spazi adeguati perla realizzazione del modello assistenziale della terapiaintensiva ‘aperta’. Vincola, infine, l’accesso delle regionial finanziamento integrativo del servizio sanitario nazionalealla realizzazione della legge facendo si’ che la terapiaintensiva ‘aperta’ divenga in qualche misura a requisito perl’accreditamento dell’ospedale presso il sistema sanitarionazionale.

red/gc