Province: Saitta, Cdm calpesta ancora Costituzione. Democrazia sospesa

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(askanews) – Roma, 8 ago – ”Siamo un Paese a democrazia sospesa,dove, in attesa di una riforma ancora molto di la’ da venire,si calpesta la Costituzione e si impediscono le elezionidelle Province. Come se, in attesa della riforma del Senato,si mandassero a casa tutti i senatori eletti e sisospendessero le elezioni”. Lo dichiara in una nota Antonio Saitta, presidentedell’Unione delle province (Upi) a proposito della normaapprovata dall’osierno Consiglio dei ministri che proroga icommissariamenti delle 21 province che erano stati decisi daldecreto Monti, dichiarato incostituzionale dalla Consulta, esi prevede il commissariamento di altre 53 Province chedevono andare al voto nel 2014. ”Non si puo’ – afferma Saitta – definire un provvedimentodi questa portata, come ha detto il Presidente Letta, un attonecessario per garantire la fase di transizione. Le 21province sono commissariate da un anno e mezzo ormai e nel2014 saranno due anni. Non esiste un blocco della democraziain una istituzione tutelata dalla Costituzione in attesa dinessuna transizione. Tra l’altro – osserva il presidente Upi- si conferma l’accanimento del Governo Letta contro leProvince che in tre consigli dei Ministri ha dedicato al temaun disegno di legge costituzionale, un disegno di leggeordinaria e una norma in un decreto legge che tra l’altro sioccupa di tutt’altro”.

Saitta chiede, dunque, ”quando si iniziera’ a parlare diriforme vere rispettando la legge e la Costituzione, eabbandonando toni cosi inutilmente propagandistici? Magari,piuttosto che continuare a produrre norme incostituzionali,il Governo chieda al comitato dei saggi: qualunque sial’orientamento sulle Province, almeno cosi’ si eviterebberoclamorosi errori”, conclude il primo rappresentante delleprovince italiane.

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