Berlusconi: Esposito ribadisce, intervista ‘Mattino’ manipolata (1 Upd)

GIU 2, 1304 -

(askanews) – Roma, 7 ago – Il giudice Antonio Esposito”ribadisce la manipolazione del contenuto dell’intervistadalla quale, per espresso divieto, sicuramente risultantedalla registrazione, dovevano essere escluse del tuttodomande relative al merito della decisione” della Cassazionesul processo Mediaset. Lo sottolinea in una nota, a propositodelle polemiche scatenate dall’intervista rilasciata ieri al’Mattino’, lo stesso presidente della sezione feriale dellaSuprema Corte che ha confermato la condanna a quattro anniper frode fiscale a Silvio Berlusconi nell’ambito delprocesso Mediaset e ha chiesto alla Corte d’Appello diridefinare la pena accessoria dell’interdizione dai pubbliciuffici.

”A seguito dell’ascolto dei pochi minuti di registrazionemandati in onda ieri sera, il dr. Esposito, – si legge nellanota – che naturalmente non e’ in possesso dellaregistrazione della conversazione (effettuata a suainsaputa), ma solo del testo definitivo dell’intervista cheil giornalista si era impegnato a pubblicare solo a seguitodel benestare del dr. Esposito, concessogli alle h. 20,00 del5/8/2013 dopo che alle h. 19,30 gli era pervenuto via fax iltesto da pubbl icare – si ritiene di poter cosi’definitivamente puntualizzare una vicenda ampiamentestrumentalizzata”.

”Il giornalista – si legge nella nota del magistrato -nel riportare nell’articolo pubblicato il colloquio con ildr. Esposito circa il tema generico se un imputato puo’essere condannato sulla base del principio ‘non poteva nonsapere’, ha fittiziament e inserito nell’articolo la domandache, per come risulta dalla registrazione mandata in onda,non e’ stata mai rivolta al dr. Esposito: ‘Non e’ questo ilmotivo per cui si e’ giunti alla condanna? E quale e’allora?’ Eseguita questa scorretta operazione di inserirenell’articolo una domanda proprio sul processo, mai, invece,formulata, il giornalista ha, poi, strumentalmente’agganciato’ – e fatto risultare come risposta del dr.

Esposito ad una specifica domanda sul processo mai rivoltagli- parte del discorso del tutto generico sui ‘non poteva nonsapere’, discorso che, per come risulta dalla registrazionemessa in onda, e’ molto piu’ ampio di quanto riportatonell’articolo, tant’e’ che il dr. Esposito non ne ricordavapiu’ tutti i particolari anche perche’ – e la questione e’dirimente – tale domanda e la supposta risposta che non erarisposta ad alcuna domanda non erano riportate nel testodell’intervista concordato per la pubblicazione ed inviato, 2come gia’ detto, via fax al dr. Esposito alle h. 19.30 del5/8/2013 per il suo benestare, cui era stata espressamentesubordinata la pubblicazione”.

Il comunicato del giudice Antonio Esposito aggiunge:”Manipolato cosi’ il testo con l’inserimento della domandasul processo e specificatamente sull’esito, il giornalista hapotuto affermare inveritieramente in prima pagina che ilPresidente della Corte spiegava la sentenza e di ”sparare”,sempre in prima pagina – e questo era il suo vero fine – iltitolo, a caratteri cubitali virgolettato (e, quindi, al dr.

Esposito attribuibile) ”condannato perche’ sapeva” e, inseconda pagina, sempre a caratteri cubitali, altro titolosempre virgolettato (e, quindi, sempre al dr. Espositoattribuibile) ”Berlusconi condannato perche’ sapeva, nonperche’ non poteva non sapere”.

”E’ facile constatare – aggiunge la nota – che, comerisulta dalla registrazione mandata in onda, tali espressioniattribuite al dr. Esposito, non sono mai state dallo stessopronunziate. Si ribadisce ancora la manipolazione del testodell’intervista, concordato e da pubblicare, inviato dalgiornalista al dr. Esposito via fax alle h. 19.30 del 5/7/2013 (che si allega al presente comunicato), manipolazioneavvenuta con l’inserimento, in sede di pubblicazione siadella domanda, mai rivolta, ‘non e’ questo il motivo per cuisi e’ giunti alla condanna? E quale e’ allora?’, sia dellaespressione attribuita al dr. Esposito: ‘Berlusconicondannato perche’ sapeva, non perche’ non poteva nonsapere’, frase mai pronunziata nel corso del colloquiotelefonico dal dr. Esposito. E’ agevole, quindi, constatarecome il dr. Esposito non abbia spiegato in alcun modo lasentenza di condanna gia’ pronunziata”, conclude la nota.

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