Regioni: Balduzzi, serve rinnovato autonomismo responsabile (Intervista)

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(askanews) – Roma, 2 ago – ”In questi anni l’autonomismo nelnostro paese ha avuto alti e bassi. Questo non e’ pero’ ilmomento di ipotizzare nuove restrizioni ma quello di lavoraread un rinnovato autonomismo responsabile”. Il neo presidentedella Commissione parlamentare per le Questioni regionali,Renato Balduzzi, in un’intervista all’Asca, spiega di volerguidare l’organismo bicamerale a svolgere quel ruolo diraccordo tra il Parlamento, le Regioni e il sistema delleautonomie locali che in parte ”manca perche’ oggi esiste ilconfronto tra gli esecutivi all’interno delle ConferenzeStato-Regioni ed Unificata” ed in parte ”puo’ essere utileper ridurre il contenzioso legislativo davanti alla CorteCostituzionale”. E poi perche’ la volonta’ di riformare ilbicameralismo perfetto con la creazione una nuova secondaCamera ”puo’ ripartire dal confronto in Commissione”.

Proprio su questo punto, Balduzzi chiarisce chel’obiettivo della bicamerale ”e’ quello di svolgere quelruolo di raccordo tra il Parlamento e il sistema delleautonomie”, ripartendo anche dalle indicazioni della riformadel Titolo V del 2001 che ”aveva previsto un allargamentodella Commissione ai rappresentati delle Regioni e degli entilocali, prefigurando una nuova seconda Camera delleAutonomie”. In questa fase, alla vigilia di una nuova stagione diriforme e subito dopo l’approvazione da parte del Consigliodei Ministri di un disegno di legge che ridisegna un ruoloper gli enti locali, Balduzzi torna ad indicare la stradadell’autonomismo responsabile. ”Il ddl – sottolinea ilpresidente della Commissione per le Questioni regionali -contiene norme importanti sui Comuni e sulle citta’metropolitane, manca invece un rafforzamento del ruolo delleRegioni nei confronti delle autonomie locali, proprio mentresi va verso la soppressione delle province e contestualmentealla redistribuzione delle funzioni”. In questo quadro, sigioca anche un’altra partita importante che e’ quella dellaqualita’ della legislazione. ”Questo e’ un problemageneralizzato – evidenzia Balduzzi – ma in questo momento e’anche e soprattutto un problema statale e ne parleremo neiprossimi giorni in un incontro tra i parlamentari di SceltaCivica col presidente del Consiglio, Enrico Letta. L’attualecaos che si registra nella normazione va superato e questo celo chiedono cittadini e imprese. Le regioni, negli ultimianni, hanno consolidato dei sistemi di controllo raffinatisulla legislazione. In questo caso penso piu’ ad un problemadi rango e contenuti e mi torna in mente lo slogan ‘Menoleggi, piu’ legge’ che oggi e’ sempre attuale”. Altro nodo del dibattito Stato-Regioni e’ quello delsuperamento delle specialita’. ”E’ un tema tutto dagiocare” evidenzia Balduzzi che pero’ non rinuncia aprendere posizione. ”Oggi – conclude – bisogna maturare ilconvincimento che la specialita’ non sia piu’ concepitasemplicemente come un privilegio ma come sottolineatura diparticolari condizioni storiche e geografiche che vannodifese. Voglio dire chiaramente che la specialita’ non vamortificata, va invece valorizzata superando pero’ alcunipunti che oggi non sono piu’ compatibili”.

rus/sat