Dl Ilva: Caleo (Pd), necessario. Bondi ascolti Taranto

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(askanews) – Roma, 1 ago – ”Il decreto sull’Ilva di Taranto cheil Senato ha approvato e’ innanzitutto un atto dovuto e nonrinviabile che testimonia, dopo il legittimo intervento dellamagistratura, il coraggio di questo governo nell’affrontareuna problematica complessa e difficile, caratterizzata dadecenni di errori, assenze e dimenticanze e sfociata nelladrammatica contrapposizione tra necessita’ d’impresa e tuteladei diritti alla salute e all’ambiente”. Lo afferma ilsenatore Massimo Caleo, senatore del Pd, che e’ intervenutoin dichiarazione di voto a palazzo Madama. ”La vicenda dell’Ilva – continua Caleo – palesa lecontraddizioni e il fallimento sia di un sistema produttivoche per decenni ha anteposto la produzione e il lavoro allatutela ambientale e sanitaria, e l’incapacita’ degliamministratori delle aziende e della classe politica difornire per tempo risposte adeguate. L’Ilva di Taranto e’ lapiu’ grande acciaieria d’Europa e produce il 75% del Pildella provincia. Oltre ad essere consapevoli del fatto che icosti di dismissione di un sito inquinato ricadonointeramente sullo Stato, non possiamo essere cosi’ miopi dadecidere di privare l’Italia e la citta’ di Taranto di unarealta’ produttiva cosi’ importante. E’ una questionestrategica: dismettere l’Ilva significa abbandonarel’industria siderurgica nazionale, con le conseguenti graviripercussioni sugli altri settori produttivi in Italia, primofra tutti quello della meccanica. Questo provvedimento,scaturito dalla necessita’ di risolvere una situazione diemergenza, puo’ e deve rivelarsi un’opportunita’ per l’interocomplesso produttivo italiano, per coniugare sostenibilita’ambientale e innovazione. L’attuazione dell’Aia dovra’ essereportata a termine nei tempi indicati e senza modifiche menorigorose e stringenti, sia in riferimento alla legislazionenazionale che alla legislazione europea. In questo modopotra’ generare valore aggiunto, know-how da esportare, egarantire la tutela ambientale e sanitaria. Il CommissarioBondi deve essere consapevole di avere un ruolo che va ben aldi la’ della ristrutturazione di un’azienda: dovra’ saperascoltare e condividere le sue scelte, in primis con Regionee Comune, per contribuire a ricucire il tessuto sociale dellacitta’. Per quanto riguarda, invece, l’eliminazione dellafigura del Garante, riteniamo che la scelta di Edo Ronchicome sub commissario, con un ruolo esplicitamente rivoltoall’ambientalizzazione, costituisca in se’ una garanzia.

Avremmo voluto apportare alcune modifiche migliorative, ma haprevalso la responsabilita’ e l’assoluta necessita’ dievitare il rischio di decadenza del decreto”. com-ceg/cam/alf