Fisco: Confedilizia, 6 punti da inserire nella riforma per la casa

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(askanews) – Roma, 29 lug – ”La riforma fiscale per la casa chesi sta delineando presenta problemi irrisolti di grandespessore. Nel confronto con le parti sociali rappresentativedel settore che aprira’ il governo, sottolineeremo alcunipunti fermi principali e irrinunciabili, come ad esempio ilfatto che la tassazione non puo’ colpire che il redditoriveniente dal bene tassato, pena un’espropriazionesurrettizia, come ha gia’ detto la nostra Cortecostituzionale (e, poi, anche la Corte costituzionaletedesca). E’ progressiva l’Irpef, non puo’ esserla anchel’Imu, che del resto e’ un tributo reale”. E’ quanto hadichiarato in una nota il presidente della ConfediliziaCorrado Sforza Fogliani secondo cui, inoltre, la service-taxva strettamente collegata al beneficio che proprietari,residenti e non, traggono dalle opere e dai servizi apportatidai comuni. Per gli immobili di lusso, dice Sforza Fogliani, ”devonoessere stabiliti criteri validi per tutta Italia: ilriferimento catastale varia da zona censuaria a zonacensuaria”. Inoltre, ”le case tenute a disposizione nonvanno confuse con lo sfitto involontario: va inveceincentivato l’affitto e, per l’uso diverso, necessitaun’urgente liberalizzazione: la normativa in vigore e’ unmacigno che impedisce il rinnovamento di imprese e attivita’commerciali, creando lo sfitto”. Da ultimo, dice il presidente di Confedilizia, ”lacartina di tornasole dello spirito liberale e democratico:non si puo’ pensare di costruire il nuovo catasto algoritmicoper i fabbricati non riconoscendo ai contribuenti lapossibilita’ di impugnare le rendite catastali nella lorocongruita’. Lo Stato di diritto e’ tale perche’ le sue leggied i suoi principii fondanti valgono anche per lo Stato e ilsuo fisco”.

red/rus