Governo: Bindi, nel Pd nessuno mette a rischio suo futuro

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+++Voglio un congresso vero, di idee – Dobbiamo imparare afidarci tra di noi+++.

(askanews) – Roma, 26 lug – ”Se qualcuno un giorno scrivera’ lastoria del Pd il primo capitolo potrebbe aprirsi con questadomanda: e’ vero che la nascita di un partito ha fatto cadereun governo?”.

Lo ha detto l’esponente democratica Rosy Bindi nel suointervento alla Direzione nazionale del partito.

”E” un interrogativo -ha aggiunto- che ci facciamo datempo. Dopo che con Veltroni segretario scrivemmo uno Statutoin cui il nostro segretario era anche candidato premier dellacoalizione e poi con la vocazione maggioritaria cominciaronole fibrillazioni nell’alleanza che sosteneva Prodi, Prodicadde e Berlusconi governo’ per alcuni anni ancora. Ma oranon vorrei che l’ultimo capitolo di questa ipotetica storiadel Pd si aprisse con un altra domanda: e’ possibile che ungoverno di necessita’ abbia fatto finire un partito? Pongoquesto interrogativo con speranza, anche perche’ nellarelazione di Epifani ho trovato la distinzione tra ruolo delgoverno e ruolo del partito”.

”Qui non c’e’ nessuno -ha affermato Rosy Bindi- che mettea rischio il futuro del governo: governo di servizio, dinecessita’, senza alternativa che vogliamo sostenere, in unafase di transizione. Ma come ha detto Epifani, il Pd non siidentifica con il governo, ha una sua missione, una suavisione, ha un suo progetto. Non siamo nati per sostenerequesto governo, e anche Letta nel suo discorso diinsediamento lo aveva ricordato”.

”Se non ci identifichiamo e lo sosteniamo, non con leprovocazioni del Pdl, ma con le nostre idee e il nostroprogramma, il governo fa cose utili per il Paese e non siannulla la visione del Pd.

Ad esempio, io non intendo sacrificare la Costituzione che edi tutti per questo governo. E’ proprio giusto creare questoscontro tra governo e Parlamento per tre settimane in piu’ diconfronto? E per quale motivo, nel merito e nel metodo,dovremo blindare il confronto nella maggioranza che sostieneil governo? Ma non solo sulla Costituzione, ci sono temi, lalegge elettorale, i diritti civili e le questioni etiche suiquali deve essere possibile assumere come gruppo parlamentaree come partito una nostra autonoma iniziativa”.

”Non ho presentato una mozione, non mi candidero’ e nonho deciso chi sostenere, anche se tutti sanno chi nonsosterro’. Ma a chi si candida oggi -ha detto ancora laBindi- dobbiamo chiedere di deve fare il segretario, non dirinunciare a candidarsi alla guida del Paese. Come ha fattoBersani per 4 anni: segretario che non si limitata ariorganizzare il partito ma segretario di un partito che siproponeva di governare e cambiare l’Italia. Pensate davveroche un partito che non si presenta come forza di cambiamentopossa interessare a qualcuno? Attenzione anche ad uncongresso in due tempi. Nei nostri circoli sono piu’ sveglidi noi e non hanno intenzione di fare i congressiterritoriali sganciati dalle idee e dalle proposte legatealle candidature nazionali”. ”Vorrei un congresso vero, competitivo sulle idee, ingrado di sciogliere i tanti nodi ancora irrisolti. Non vorreiun congresso acquietato solo perche’ non si deve disturbareil governo. Cosi’ ncome non mi rassegno alla fine delbipolarismo, e se in questa fase il bipolarismo non c’e, iolavoro perche’ il Pd ne ricostruisca le condizioni. Penso -haconcluso Rosy Bindi- che tra di noi dobbiamo fidarci,dobbiamo investire di piu’ nella nostra capacita’ di essereresponsabili in modo libero e leale: con la costrizione deglistati di necessita’ non si va da nessuna parte”.

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