Dl lavoro-Iva: Uras (Sel), acrobazie e soluzioni confuse

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(askanews) – Roma, 25 lug – ”Certe acrobazie sono soluzioniconfuse o, peggio, furbizie per cogliere alcune specificherealta’ aziendali. Il decreto legge in materia di lavoro chestiamo esaminando individua tra le categorie di lavoratorigiovani e svantaggiati quelli meno qualificati, privi didiploma anche professionale, e, con una bizzarria, anchequelli che ‘vivono soli con persone a carico’. Un paradosso,quasi inspiegabile. In ogni modo una rarita”’. Lo ha dettoin Aula il senatore Luciano Uras, capogruppo di Sinistra,Ecologia e Liberta’ in commissione Bilancio, durante ladiscussione generale del Dl Lavoro-Iva. ”La filosofia del provvedimento e’ vecchia,contraddittoria, e inadatta a modificare l’andamento negativodel mercato del lavoro. Da una parte si interviene conincentivi alle imprese per ogni lavoratore assunto a tempoindeterminato, dall’altra si rendono ancora piu’ flessibilile tipologie contrattuali a termine e atipiche, aggravandoulteriormente la precarizzazione del rapporto di lavoro. Itirocini formativi e di orientamento passano da strumento dicrescita professionalizzante a favore del tirocinante, ad unamodalita’ di lavoro quasi gratuito a favore dell’impresa odella pubblica amministrazione”. ”Cosi’ – ha proseguito Uras – si sviluppa ancora di piu’la presenza dei precari nel pubblico impiego. Si usano vecchistrumenti adatti ai periodi di crescita della produzione edei consumi, in una fase di violenta contrazione dell’una edegli altri. Secondo i dati diffusi da ”Union Camere” conquesti sistemi, se va bene, si potranno forse realizzarecirca 50/60 mila assunzioni a fronte di una nuova perdita diposti di lavoro pari a 250 mila unita’. Per questo serve benaltro. Serve investire sull’ istruzione e la formazione,premiare chi ha investito sulla propria preparazione. Serveuna vera semplificazione delle tipologie contrattuali e – haconcluso Uras – un investimento robusto in politiche attivedel lavoro”.

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