Governo: Letta incassa la fiducia sul Dl Fare e avvia il ”tagliando”

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(askanews) – Roma, 24 lu – L’Aula di Montecitorio ha dato il vialibera alla questione di fiducia posta dal governo sul DlFare. Su 594 presenti, i si’ sono stati 427, i no 167. Incassata la fiducia, Enrico Letta, partecipera’ staseraalla riunione del gruppo del Pd alla Camera che e’ fissataalle 20. Domani incontrera’ i gruppi di Camera e Senato delPdl.

La prossima settimana il premier si riunira’ con i gruppiparlamentari di Scelta civica e con i senatori del Pd. Lettaha deciso di constatare in prima persona lo stato di salutedella propria maggioranza con l’iniziativa inusuale degliincontri con i gruppi parlamentari che sostengonol’esecutivo, anticipando in questo modo la verifica – unasorta di tagliando da usare per un eventuale rimpasto – chegli era stata chiesta da Guglielmo Epifani, segretario delPd. E’ pure prevista la presenza del premier alla riunione didirezione del Pd convocata per venerdi’. Letta ha deciso diparteciparvi in via eccezionale, nonostante la carica chericopre, per cercare di convincere il proprio partito che nonesistono maggioranze alternative all’attuale governo e chesarebbe un errore concentrare il dibattito congressuale suidistinguo rispetto alle scelte dell’esecutivo di largheintese. L’ex segretario Pier Luigi Bersani ha intanto definitoLetta ”l’anti Renzi”, alludendo alla possibilita’ chel’attuale premier possa essere candidato alla leadership delPd in vista del congresso. Per Bersani, Letta resta in ognicaso il candidato premier del Pd per il prossimo futuro.

Quanto al sindaco di Firenze, non e’ sicura la suapartecipazione alla riunione di Direzione del Pd. MatteoRenzi ribadisce che sciogliera’ le riserve sulla propriacandidatura alla segreteria piddina dopo la pausa dellevacanze estive. Due appuntamenti legislativi attendono il governo neiprossimi giorni. Il primo riguarda l’abolizione delfinanziamento pubblico ai partiti. ”Il ddl che abbiamopresentato e’ una buona riforma. Perche’ bloccarlo?”, hascritto il premier su twitter. Il provvedimento dovrebbearrivare nell’Aula di Montecitorio il 26 luglio. Se dovesseslittare a settembre a causa di dissensi nella maggioranza,sarebbe una prima sconfitta per Letta. Settori del Pd e delPdl resistono all’idea della totale abolizione delfinanziamento pubblico che dovrebbe essere sostituitogradualmente dalla destinazione volontaria del 2 per mille:la riforma entrerebbe a pieno regime nel 2017. Il secondo appuntamento riguarda la legge control’omofobia. ”In Aula la legge arrivera’ con una maggioranzapolitica che potrebbe essere favorevole”, dichiara ildeputato Antonio Leone, Pdl, relatore del testo insieme alpiddino Ivan Scalfarotto che precisa: ”Si tratta di unanorma di civilta’, non ha nulla a che vedere con i temietici”. Non la pensano cosi’ alcuni settori del Pdl e diScelta civica. Dissente per esempio l’ex ministro MaurizioSacconi, firmatario insieme ad altri esponenti del Pdl di undocumento che chiede al governo la moratoria sui temi etici:”E’ un testo irricevibile per coloro che credono nel dirittonaturale e nella liberta’ di opinione”. int