Dl Fare: Quintarelli (Sc), con taglio banda larga si rinuncia a futuro

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(askanews) – Roma, 23 lug – ”Dopo essere riusciti a scongiurarela marcia indietro sulla liberalizzazione del Wi-fi grazieanche alle esortazioni di Scelta Civica, purtroppo dalDecreto Fare arrivano altre notizie negative per le Tlc. Pareinfatti che per evitare il taglio alle Tv locali si stianosottraendo risorse al fondo istituito dal dl Crescita delGoverno Monti per finanziare il completamento del Pianonazionale banda larga. Se cosi’ fosse ci troveremmo davanti aun grave errore di prospettiva: e’ giusto aiutare leemittenti televisive private, si intenda, ma si dovevaincidere altrove. Perche’ tagliare le risorse destinate aridurre il digital divide vuol dire rinunciare al futuro”.

Lo sottolinea il deputato di Scelta Civica, StefanoQuintarelli, membro della commissione Trasporti, Poste eTelecomunicazioni. Quintarelli ricorda che ”nel corso della conferenza”State of the Union’ del maggio 2012, il presidente Montiannuncio’ che gli investimenti in banda larga e AgendaDigitale sarebbero stati conteggiati fuori dal fiscalcompact: un’occasione unica per imprimere un’accelerazioneall’infrastruttura digitale italiana che non puo’ e non deveessere sacrificata per questo o quell’interesse particolare.

Basti pensare che, secondo i dati della Commissione europea,il ritardo nella banda larga costa all’Italia un punto emezzo di Pil e che entro il 2015 potrebbe dare circa 700 milaposti di lavoro. Tagliare risorse alla banda larga – concludeQuintarelli – vuol dire non cogliere un’importanteopportunita’ di crescita”.

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