Governo: D’Alia, nel Pd in atto guerra di potere in vista del congresso

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(askanews) – Roma, 22 lug – Il ‘tagliando’ del governo chiesto daGuglielmo Epifani nasce dal fatto che deve ”tacitare inqualche modo chi all’interno del Partito democratico stalavorando per far cadere il governo”. Insomma, vuole ridurregli spazi di manovra di Matteo Renzi e deve ”gestire unpartito in pieno travaglio congressuale e come sempre predadi una pulsione autolesionista che lo spinge a fagocitare ipropri leader”. Lo afferma in un’intervista al QuotidinaoNazionale il ministro per la Pubblica Amministrazione e laSemplificazione, Gianpiero D’Alia che dice di aver ”trovatoad esempio preoccupante che, nel pieno della polemica suAlfano, dopo che Letta ha detto chiaramente che il ministronon ha colpe il capogruppo dei senatori del Pd Zanda ne abbiachiesto la rimozione”. A questo, sostiene D’Alia, ”sarebbe auspicabileemarginare i professionisti della rissa, e ce ne sono nel Pdcome nel Pdl: quelli che non fanno mai proposte, ma soloaccuse in politichese; quelli che se il governo va beneperdono il proprio posto di lavoro”. Per il ministro”rischiamo di assistere alla replica dello schemaProdi-Veltroni, quando per consolidare la propria leadershipsul partito il secondo creo’ le condizioni per la caduta delgoverno allora guidato dal primo”. E Renzi e’ piu’veltroniano di Veltroni, non ha dubbi D’Alia aggiungendo che”ci si dimentica pero’ che quella vicenda non porto’ benene’ a Prodi ne’ a Veltroni”.

D’Alia cita poi Silvio Berlusconi e le sue vicendegiudiziarie. ”Se queste non ci fossero – spiega – sarebbetutto piu’ facile. Ma devo dire che a palazzo Chigi levicende interne ai partiti non entrano: tra i membri delgoverno c’e’ un clima di straordinaria coesione ecollaborazione. Ad oggi, Berlusconi sta dimostrando che lequestioni giudiziarie che lo riguardano non incidono sullavita dell’esecutivo. Ci spettiamo che il Pd facciaaltrettanto rispetto alle proprie dinamiche congressuali”.

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