Berlusconi: Anzaldi, Pd e’ un partito ferito. Dovevamo riunirci

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(askanews) – Roma, 12 lug – ”Il Pd e’ ferito. Non qui dentro,nel Parlamento, qui in fondo riusciremo a cavarcela. Ma e’fuori, nel Paese, che siamo malmessi. Hanno pensato diderubricare come routine una giornata eccezionale. Bisognavacomportarsi come avevamo fatto per gli F35 o con la mozioneGiachetti sul Porcellum. Bisognava riunirsi, discutere etrovare la sintesi”. E’ quanto ha dichiarato il deputato delPd Michele Anzaldi, in un’intervista al quotidiano Il Tempo,in merito alla discussione sulla sospensione dei lavori delParlamento. ”Hanno cercato di farla passare sotto silenzio – haspiegato Anzaldi al quotidiano romano – sperando che ideputati non se ne accorgessero. E infatti se ne sono accortisolo in 20. Ma il problema e’ che il Paese ci ha visto. Cosi’abbiamo deciso di scrivere la famosa lettera. Non per farepolemica, ma per essere costruttivi. Almeno i tg non hannomostrato l’immagine di Pd completamente appecoronato agliinteressi di Berlusconi. Non abbiamo fatto male al partito.

Forse, l’abbiamo salvato. Oggi, nonostante la rivolta nellarete, in un sondaggio del Tg3, Renzi e’ al 59% (+ 2%) einvece di chiedersi come sfruttare l’occasione, il Pd sembrapensi solo a parlarsi addosso senza tenere conto del mondoesterno”. ”Siamo andati in aula – ha aggiunto Anzaldi – senza avereun’indicazione. C’era stato un semplice ufficio dipresidenza. Per noi ”renziani’ c’era solo Silvia Fregolent.

I capigruppo hanno messo la questione in questo modo: ”Cihanno chiesto tre giorni, gli concediamo solo due ore’.

Sembrava si trattasse di una semplice proroga, di una cosaper la quale non si dovesse neanche votare. In aula, invece,e’ successo il finimondo. A me non aveva detto nientenessuno, disorganizzazione completa”.

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