Governo: lobby, Cdm avvia esame ddl. Ecco come ci si regola nell’Ue

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(askanews) – Roma, 5 lug – Il Consiglio dei Ministri ha avviatoquesta mattina l’esame preliminare di un disegno di legge cheistituisce ”l’Elenco dei portatori di interessiparticolari”, i cosiddetti lobbisti. Un testo, e’ statospiegato, che si pone come obiettivo quello di ”assicurarela trasparenza dei processi decisionali pubblici attraversola regolamentazione organica dell’attivita’ svolta dai gruppidi interesse (le lobby), persone fisiche o giuridiche cherappresentano professionalmente interessi leciti, anche dinatura non economica, al fine di influenzare il decisorepubblico”.

Il presidente del Consiglio Enrico Letta ha riferito, altermine della riunione di governo, di aver dato ”mandato alministro Moavero di fare un esame comparato con i principalipaesi europei” perche’ la ”questione chiave” per definirequesto tipo di legge e’ ”fare in modo che le indicazioni sucui ci stiamo muovendo siano compatibili con le normativedegli altri Paesi e con quella dell’Ue”.

L’Unione europea nel corso degli anni si e’ posta ilproblema di dare un minimo di regolamentazione all’attivita’di tutti quei soggetti che svolgono la cosiddetta attivita’di lobbying. Anche perche’ le istituzioni europee sono tra leentita’ governative piu’ influenzate dalle lobby, attraversol’azione dei circa 2.600 gruppi di pressione che lavorano alfianco di parlamentari, funzionari, assistenti, giornalisti ecommissari. Un totale di 55 mila persone attive in uncentinaio di studi legali, oltre 150 societa’ di consulenza(public affairs consulting) e di pubbliche relazioni, decinedi think tank, Ong, sindacati. I lobbisti presso l’UnioneEuropea si dividono generalmente in tre categorie:associazioni industriali, organizzazioni nongovernative(ONG)-gruppi di interesse e rappresentanzeregionali. La regolamentazione dell’attivita’ di lobbying da partedell’Unione Europea rappresenta, secondo i dirigenti e ipolitici comunitari, la garanzia per la trasparenza delleistituzioni durante il processo decisionale. Una iniziale regolamentazione si e’ avuta nel 2008 quandola Commissione ha istituito un primo registro in cui ilobbisti erano tenuti ad iscriversi. Successivamente si e’deciso di istituire un registro comune a Commissione eParlamento nel quale far confluire i dati di qualunque”organizzazione o professionista autonomo che operi perinfluenzare l’elaborazione e l’attuazione della politicadell’Unione europea”. Le attivita’ svolte a questo finepossono essere le piu’ diverse: contatti con membri delleistituzioni o con funzionari delle stesse, predisposizione ediffusione di materiale informativo, organizzazione di eventie incontri e altro ancora. I soggetti iscritti al registrohanno l’obbligo di fornire informazioni specifiche sulla lorostruttura e sulla loro attivita’, ad esempio indicando ilnumero dei dipendenti che esercitano l’attivita’ di lobbying,le principali proposte legislative che hanno sostenuto e gliimporti dei finanziamenti dell’Unione che hanno ricevuto.

Dall’iscrizione discende anche l’obbligo di rispettare unospecifico codice di condotta comune, costituito da ottonorme, che disciplina il comportamento che devono assumere irappresentanti di interessi: 1) indicare il proprio nome el’organismo per il quale lavorano o che rappresentano; 2)presentarsi fornendo informazioni corrette al momento dellaregistrazione al fine di non indurre in errore i terzi o ilpersonale dell’UE; 3) dichiarare gli interessi e, se delcaso, i clienti o i membri che essi rappresentano; 4)garantire che, per quanto a loro conoscenza, le informazionifornite sono obiettive, complete, aggiornate e nonfuorvianti; 5) non ottenere e non cercare di ottenereinformazioni o decisioni in maniera disonesta; 6) non indurrefunzionari dell’UE a contravvenire alle disposizioni e allenorme di comportamento ad essi applicabili; 7) qualoralavorino per loro degli ex funzionari dell’UE, rispettarel’obbligo di questi ultimi ed uniformarsi al loro statuto; 8)attenersi alle norme e agli obblighi in materia diriservatezza ad essi applicabili. E’ previsto un sistema dicontrollo e di sanzioni da applicare in caso di registrazioneerrata e/o di violazione del codice di condotta.

fdv