Rai: Msf-Usigrai, Crisi umanitarie dimenticate in informazione dei Tg

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+++Medici senza frontiere e Usigrai chiedono incontro condirettore generale Gubitosi+++.

(askanews) – Roma, 3 lug – ”Invisibili, cancellate dall’agendadell’informazione. Le crisi umanitarie sono assenti daiTg”.

E’ quanto e’ documentato nello studio di Medici SenzaFrontiere (Msf), realizzato con l’Osservatorio di Pavia. Unquadro ”impietoso: Nel 2012 solo il 4% delle news dei Tg diprima serata sono state dedicate ai contesti di crisi,conflitti, emergenze umanitarie e sanitarie. L’invisibilita’delle crisi umanitarie riguarda tutta la tv generalistaitaliana, senza eccezioni, sia quella pubblica che quellaprivata. L’informazione abdica alla sua funzione, rinunciandoo scegliendo di cancellarle dalla propria agenda”. I dati sono sintetizzato in un comunicato diffuso insiemeda Msf e Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai.

”La Rai, il servizio pubblico radiotelevisivo, si allineain questo record al ribasso: 5,7% il Tg1, 5,1% il Tg3 (cheera tradizionalmente il notiziario che dedicava piu’ spazioa queste notizie) e fanalino di coda il Tg2 con il 4,6%. Unatteggiamento in controtendenza con le altre televisionipubbliche europee. E anche quando i Tg decidono di accenderei riflettori su questi temi, lo fanno in maniera a voltedistorta: il Sud Sudan sale agli onori della cronaca quandoarrestano George Clooney per un sit-in davanti all’ambasciata(8 notizie su un totale di 17); l’Aids fa da sfondo a impegnidi personaggi dello spettacolo. Resistono, anche se in calo,le non-notizie, le curiosita’ dal mondo soprattutto quelloanimale, come il cucciolo di formichiere rimasto orfano o ilgatto e il serpente obesi, a danno delle notizie quelle vere:70 su stranezze animali contro 11 sulla malnutrizione. 30sulla profezia Maya sulla fine del mondo contro 4 notizie sulNiger, 3 sulla Repubblica Democratica del Congo e nessunasulla Repubblica centrafricana. Tutto cio’ mentre una ricercaEurisko conferma che il 63% della popolazione vuole piu’informazione sulle emergenze umanitarie”. Il Servizio pubblico, prosegue il comunicato, ”ha unaresponsabilita’ in piu’. Non puo’ cancellare queste notiziene’ relegarle a orari di minore ascolto. L’informazione delmondo, un mondo sempre piu’ piccolo perche’ sempre piu’globalizzato, deve trovare giusto spazio e giusta rilevanzanei Tg”. Medici Senza Frontiere e Usigrai ”chiedono alla Rai e alDirettore Generale un’inversione di tendenza, anche in vistadel rinnovo della concessione del 2016, affinche’ il futurodella RAI sia sempre piu’ aperto anche alle zone piu’critiche e lontane del mondo. Un incontro fra il Direttore Generale della RAI, Medici SenzaFrontiere e Usigrai costituirebbe un primo passo verso unimpegno concreto della RAI ad ‘accendere un riflettore’ sullecrisi umanitarie”. com-min