(askanews) – Roma, 3 lug – ”Dovremmo parlare di lavoro invecesono due mesi che Renzi ci appalla con le regole” perl’elezione del segretario del Pd. Lo ha spiegato ilresponsabile economico del Pd e sottosegretario all’Economia,Stefano Fassina, in un ‘intervista a Repubblica. Dopo leaccuse del sindaco di Firenze circa le ”il tiro alpiccione” che sarebbe in atto nei suoi confronti, Fassina havoluto ribadire che ”non costruiamo ostacoli nei confrontidi nessuno. Sono regole pensate per eleggere il segretariodel Pd visto che non vi sono elezioni in vista. Quando visaranno faremo le primarie per eleggere il candidatopremier.”. Inoltre ”se uno e’ convinto di stravincerecontro una banda di burocrati sbandati, non ha l’ossessionedelle regole” che, ad ogni modo, ”dovranno garantire lamassima apertura in un quadro in cui scindiamo la figura delsegretario da quella del premier”.
Quanto a possibili ripercussioni sull’esecutivo in seguitoall’elezione del nuovo segretario, Fassina ha sottolineatoche ”con un segretario del Pd forte, il governo si rafforzase nell’agenda di quel segretario c’e’ il rafforzamentodell’esecutivo Letta che e’ nato per rispondere alleemergenze e avra’ vita finche’ riuscira’ a farlo”.
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