Difesa: Consiglio Supremo, da Parlamento no veto su decisioni operative

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(askanews) – Roma, 3 lug – In alcuni casi specifici, in riferimento a ”decisioni operative e provvedimenti tecnici”, il rapporto fiduciario che lega il Parlamento al governo ”non puo’ tradursi in un diritto di veto” delle Camere su decisioni che ”per loro natura rientrano tra le responsabilita’ costituzionali dell’Esecutivo”. E’ quanto si legge nel comunicato emesso al termine della riunione del Consiglio Supremo di Difesa, nel quale sembra leggersi un chiaro riferimento alla vicenda del piano di acquisto dei cacciabombardieri F-35, fonte di polemica tra le forze politiche e di alcune di queste con il governo. Le reazioni non si sono fatte attendere. Il Pd, per bocca del capogruppo in commissione Difesa della Camera, Gian Piero Scanu, ha detto che ”nel piu’ totale rispetto della funzione del Consiglio supremo di Difesa, che svolge un ruolo di equilibrio e garanzia secondo i principi della Costituzione, e’ necessario ricordare che la legge di riforma dello strumento militare attribuisce al parlamento la competenza primaria in materia di acquisizione e riordino dei sistemi d’arma. La mozione recentemente approvata dalla Camera, inoltre, ribadisce la titolarita’ del parlamento su questa materia e impegna il governo a tener conto delle proprie indicazioni”. Secondo il portavoce dei deputati M5S, Riccardo Nuti, l’intervento del Consiglio supremo di Difesa ”e’ l’ennesima prova che il Parlamento viene concepito come ratificatore di provvedimenti del Governo”. ”E’ sconvolgente – ha osservato il capogruppo M5S – che Napolitano avalli questo ennesimo schiaffo. Ci aspettiamo che come presidente del Consiglio di Difesa, faccia chiarezza”. ”Fa venire i brividi – e’ l’accusa di Nuti – pensare che mille persone elette dal popolo non possano pronunciarsi sull’acquisto di strumenti per le Forze Armate senza il consenso popolare, portando verso una forma di ‘presidenzialismo di fatto”’. Dal presidente della Commissione Difesa della Camera dei deputati, Elio Vito, invece e’ arrivato un ”convinto apprezzamento” per gli esiti della riunione odierna del Consiglio Supremo di Difesa. In una nota l’ex ministro ha voluto sottolineare che ”il rispetto dei ruoli tra organi dello Stato consente al Parlamento il pieno esercizio delle sue prerogative, come disciplinate anche dalla Legge n. 244/2012, senza tuttavia alcuna attribuzione di diritti di veto su decisioni operative e tecniche che rientrano tra le responsabilita’ costituzionali del Governo”. red/int