Immigrati: plauso a Kyenge per semplificazioni nel ‘decreto del fare’

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(askanews) – Roma, 28 giu – L’Associazione nazionale dei comuniitaliani (Anci), Save the Children, e la Rete giovanigenerazioni-G2 esprimono in una nota ”apprezzamento perl’iniziativa portata avanti dalla Ministra Kyenge” circa lenovita’ contenute nell’art. 33 del d.l. 69 (c.d. ‘decreto delfare’) in merito alla semplificazione del procedimento perl’acquisto della cittadinanza per lo straniero nato inItalia.

”Si tratta di un provvedimento – scrive Giacomo Bazzoni,presidente della commissione Affari sociali e welfaredell’Anci – che, a costo zero, permette con semplicita’ eintelligenza di risolvere le tante difficolta’ di ordineburocratico che fino ad oggi hanno ostacolato il percorsoprevisto dalla legge 91 del 1992, complicando inutilmente einiquamente la vita a tanti ragazzi che hanno deciso di faredell’Italia la loro nuova Patria”. ”’Inoltre – sottolinea Bazzoni – la previsione nellanuova norma dell’obbligo, da parte degli Ufficiali di Statocivile di informare tempestivamente i ragazzi del lorodiritto manifesta una particolare sensibilita’ della Ministraverso gli aspetti piu’ concreti della tematica. La scelta e’infatti una sostanziale istituzionalizzazione dei contenutidella Campagna ”18 anni … in Comune’, portata avanti apartire dal 2011 da Anci insieme a Save the Children e ReteG2, i cui esiti ci hanno confermato che quellodell’informazione tempestiva e corretta e’ un nodocruciale”. Citando ”’l’ennesimo caso di discriminazione” dellabambina di orgine tunisine esclusa per questo dalle gare dinuoto, anche Raffaela Milano, direttore dei programmiItalia-Europa di Save the Children, ha espresso ”grandeapprezzamento per le norme contenute nel ”decreto del fare’che portano a sistema l’iniziativa di sensibilizzazione einformazione gia’ avviata volontariamente da tanti Comuninell’ambito della Campagna promossa da ANCI, Rete G2 e Savethe Children”.

Positivo anche il parere di Mohamed Tailmoun, portavocedella Rete G2 per il quale ”l’auspicio e’ quello di arrivarepresto ad una vera riforma della legge, che dia cittadinanzaa tutte quelle seconde generazioni che restano ancora inattesa”.

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