F-35: Pd diviso, ipotesi rinvio voto per mozione maggioranza condivisa

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(askanews) – Roma, 25 giu – Non solo Imu e Iva. Alla vigilia dal Consiglio dei ministri, chiamato ad esaminare, fra le altre cose, i provvedimenti in materia di lavoro e occupazione, una nuova grana scuote la maggioranza, ora alle prese con le divisioni all’interno del Pd sul programma per l’acquisto dei nuovi 90 F-35. Il voto sulle mozioni – due finora quelle presentate – sarebbe in programma domani nell’Aula di Montecitorio, ma non e’ escluso un rinvio alla prossima settimana. In serata e domani mattina, intanto, proseguiranno le trattative all’interno dei gruppi per trovare una soluzione condivisa dalla maggioranza, anche perche’, come spiegato dal ministro della Difesa, Mario Mauro, ”una mozione di maggioranza e’ l’unica strada possibile”. Decisiva sara’ l’assemblea del gruppo Pd alla Camera, prevista per domani. Tante le divisioni all’interno del Pd, diviso fra chi vorrebbe la sospensione dell’intero programma, fronte cresciuto di numero con il passare delle ore, e chi chiede solo un’indagine conoscitiva alla luce delle mutate condizioni economiche. Proprio su questa posizione il Pdl ‘attende’ il Pd, senza alcuna possibilita’ di un passo indietro, come confermato da Renato Brunetta al termine del vertice fra il ministro Mauro ed i capigruppo di maggioranza: ”C’e’ un testo della commissione condiviso dal governo e da noi. Aspettiamo la condivisione del Pd e di Scelta civica”, ha sottolineato l’ex ministro. Difficile prevedere se entro domani si possa trovare una soluzione condivisa. La mozione presentata da Sel e M5S, firmata anche da 16 esponenti Democratici, chiede di ”cancellare la partecipazione italiana al programma di realizzazione dell’aereo Joint Strike Fighter-F35 e a procedere in tempi rapidi ad un’attenta ridefinizione del modello di difesa italiano e a destinare le somme cosi’ risparmiate ad un programma straordinario di investimenti pubblici riguardanti piccole opere e finalizzato, ad esempio, alla messa in sicurezza degli edifici scolastici, alla tutela del territorio nazionale dal rischio idro-geologico e alla realizzazione di un piano pluriennale per l’apertura di asili nido”. Ed e’ proprio il primo punto della mozione a dividere il Pd, tanto che il capogruppo alla Camera, Roberto Speranza, ha lasciato il vertice odierno con un laconico ”si lavora ad una soluzione che tenga conto della nostra sensibilita’ e di quella del governo”. Dura presa di posizione di Francesco Boccia, Pd, presidente della commissione Bilancio della Camera: ”Il ministro Mauro sbaglia, sugli F35 il Parlamento e’ sovrano. Il Partito democratico si e’ impegnato ad elaborare una proposta che tenga conto della nostra sensibilita’ e delle posizioni del governo, ma sul programma di armamenti la parola spetta solo ed unicamente alle Camere. E’ evidente che rifiutiamo ogni posizione oltranzista, sulle questioni di politica industriale occorre discutere, conoscere e riflettere e l’acquisto dei caccia non puo’ essere deciso fuori da un quadro chiaro sullo stato dei sistemi d’arma del nostro paese, che e’ esattamente quello che chiede il Pd”. brm/vlm