Governo: dopo la Consulta avanti come sempre ma calma e’ solo apparente

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(askanews) – Roma, 21 giu – Il governo alla prova della fiducia.

Ieri il ministro per i Rapporti con il Parlamento DarioFranceschini ha infatti annunciato in aula alla Camera ladecisione dell’esecutivo di porre la questione di fiducia suldl emergenze ambientali. E’ una corsa contro il tempo perche’martedi’ prossimo scadono i 60 giorni per la conversione e lamaggioranza decide di bloccare tutti gli emendamenti allaCamera, cosi’ che il testo possa essere varato in tempo,senza dover tornare al Senato. Ma e’ scontro duro con M5S,che annunciano che ”ora e’ guerra”. I grillini usano nelcorso della giornata l’arma dell’ostruzionismo per contestareun provvedimento all’interno del quale sono inserite cose che”nulla hanno a che fare con le emergenze”. In mattinatasembra raggiunto un accordo per stralciare alcune questionima poi i grillini rilanciano, chiedendo che venga cassatoanche l’articolo che riguarda la Tav. A questo punto, visti itempi strettissimi, il governo mette sul tavolo l’arma dellafiducia.

Franceschini interviene in aula alla Camera e dice: ”Nonavrei voluto fare il mio primo intervento in un’occasionecosi”’, ma ”di fronte alle emergenze, lo dico a me e aiparlamentari M5S, ogni tattica deve fermarsi” e il governodeve arrendersi ”con rammarico” a usare la fiducia pervarare il decreto prima che decada. Proteste arrivano oltreche dai 5 Stelle, dalla Lega Nord e da Fratelli d’Italia.

I guai giudiziari di Berlusconi, ha assicurato il premierEnrico Letta, non avranno nessuna conseguenza sul governo cheanzi rispettera’ il programma annunciato in Parlamento. Maintanto la prima richiesta di fiducia mette in agitazionel’esecutivo che in aggiunta e’ costretto a rinviare ilConsiglio dei ministri dallo stesso Letta annunciato sullemisure per le carceri. Formalmente per consentire ai ministridi presenziare in aula alla fiducia ma in sostanza perche’ancora non si e’ trovato accordo fra Alfano e Cancellieri sultema. Insomma il voto di oggi sulla fiducia sara’ la provadella tenuta della maggioranza dopo la sentenza dellaConsulta sul caso Mediaset. E l’ottimismo sparso a piene maniieri da Letta nel corso dell’incontro con la stampa esterasembra non essere altro che un modo per sdrammatizzare letensioni che agitano il Pdl dopo il pronunciamento dellaCorte costituzionale sul legittimo impedimento delCavaliere.

”Io metto tanta determinazione”, assicura il premier eci sono ”le condizioni per applicare il programma” votatodal Parlamento. Parole evidentemente indirizzate arassicurare il Pdl perche’ e’ prevedibile (e in parte stagia’ accadendo) che dopo la sentenza il pressing diBerlusconi sulle misure economiche, a partire da Imu e Iva,si fara’ ancora piu’ deciso.

Per questo Letta insiste sulla necessita’ che il governo vadaavanti con le misure concordate. Anche se c’e’ il primointoppo, il rinvio del Consiglio dei Ministri.

Insomma, il governo prosegue come se nulla fosse ma e’indubbio che lo scenario che ha di fronte e’ cambiato. E’come se si trovasse seduto su una bomba a orologeria. Si sache esplodera’ ma non si sa quando.

fdv