Berlusconi: Quagliariello, ora questione giustizia pesera’ su governo

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(askanews) – Roma, 20 giu – ”Se il governo non vuole fare lafine di quelli precedenti deve affrontare il nodo dellagiustizia” che ”ora riguarda non solo i ministri del Pdl mal’intero esecutivo. Dopo questa sentenza della Corte, ilproblema giustizia per la stabilita’ del governo si pone conmolta piu’ urgenza”. Lo ha affermato al Corriere della Serail ministro per le Riforme, Gaetano Quagliariello, che cosi’ha commentato la decisione della Consulta di respingere ilricorso presentato da Silvio Berlusconi. Per l’esponente delPdl ”e’ un’enormita’ affermare che i giudici possanosindacare sulle scelte politiche del governo, perche’stabilire la data di un consiglio dei ministri piuttosto cheun’altra e’ un atto squisitamente politico”. ”Le parole del presidente Berlusconi – ha sottolineatoQuagliariello – hanno responsabilmente distinto il governodai suoi processi. Ma ora il nodo giustizia, la causa dellacaduta del primo governo Berlusconi e del governo Prodi, siripresenta”. Quagliariello ha ricordato che ”fino ad oggiera stato congelato il tema giustizia ritenendo che lariforma dello Stato potesse facilitare poi la soluzione diquel problema. Si era ritenuto che rafforzare l’esecutivo,migliorare i rapporti tra i poteri, chiarire il ruolo delloStato potesse poi portarci a sciogliere il vero nodo gordianodella politica italiana dal ’92 a oggi. Ora, oggettivamente,e lo dico con tutta la responsabilita’, tutto diventa piu’difficile. E le risposte devono arrivare dall’interogoverno”. Sulla strategia da tenere ”ne parleremo neiprossimi giorni. Una cosa pero’ e’ continuare a dare prova diresponsabilita’, altra cosa e’ mettere la testa sotto lasabbia e far finta di niente”. Infine secondo Quagliariello, ”la Consulta se proprio citeneva a non dare ragione a Berlusconi, poteva quanto menotenere in maggior conto l’autonomia della politica erimettere alla Cassazione la valutazione sulla violazione omeno del principio di leale collaborazione. Sarebbe stata unascelta molto piu’ prudente”.

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