Berlusconi: Cancellieri, sentenze non influiranno su tenuta governo

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(askanews) – Roma, 18 giu – Gli ”esiti delle sentenze” cheriguardano Silvio Berlusconi ”non dovrebbero influire sullatenuta del governo”. Ne e’ convinta il ministro dellaGiustizia, Anna Maria Cancellieri, intervistata oggi dallaRepubblica. Dalle pagine del quotidiano romano, il ministroha sottolineato che ”sicuramente andiamo incontro a unmomento molto delicato. Ciononostante sono serena, perche’penso che questo governo e’ nato dalla volonta’ di fare coseutili per il Paese in un momento di straordinariadifficolta’. Ritengo predomini la necessita’ di dare risposteai cittadini, affrontando le tematiche piu’ urgenti e piu’pressanti per loro che ci impongono di andare avanticomunque. Penso che anche gli altri colleghi siano d’accordo,per cui alla fine quello che accadra’ non dovrebbe influiresulla vita del governo”. Ad ogni modo ”ho detto cento volteche le sentenze vanno rispettate senza fare distinzione fraquelle che piacciono e quelle che non piacciono”. Quanto alla possibilita’ di nuovo proteste da parte diesponenti del Pdl, come successo a Brescia, Cancellieri haspiegato che ”La cosa fondamentale e’ che il ministro dellaGiustizia faccia il Ministro della Giustizia e svolga la suaattivita’ nel pieno rispetto della Costituzione e delle leggidello Stato. Io non temo di assumermi le mie responsabilita’ma devono essere quelle del Guardasigilli. Che vuole svolgereil suo compito super partes”.

Affrontato il capito relativo all’ex premier, il ministroCancellieri ha spiegato che la manovra sulle carceri non sieusarisce con 3-4 mila posti letto in piu’ ma che anzi”bisogna depenalizzare, perche’ in Italia chi da’ in autobusfalse generalita’ rischia fino a sei anni, la stessa pena dichi stampa moneta falsa. Servono sanzioni amministrative. Poibisogna puntare sulle misure alternative, perche’ chicommette un reato non grave non deve per forza finire incarcere”. Anche perche’ la situazione rimane difficile:”Non bastano letti in piu’, servono carceri alternative perchi non e’ pericoloso in cui il detenuto possa lavorare esvolgere attivita’ sociale”.

Accanto a questo il ministro e’ impegnato per creare ”uncircuito di detenuti non pericolosi da sistemare in casermedistribuite in varie regioni. Ne abbiamo gia’ individuate unadecina da ristrutturare in tempi rapidi senza grossiinvestimenti”.

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