Federalismo: Zaia, Veneto si candida a laboratorio di quello fiscale

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(askanews) – Venezia, 17 giu – ”Potrebbe risultare stridenteparlare di riforme, statuti e federalismo, in un momento incui alla politica si chiede soltanto di superare ledifficolta’ economiche e sociali. Ma e’ proprio partendodalle riforme istituzionali che si garantisce un rilanciostabile dell’economia. Si stanno bloccando le parti piu’virtuose del Paese, e il Veneto e’ fra queste”. Lo ha affermato il Presidente della Giunta regionale delVeneto, Luca Zaia, intervenendo a Palazzo Ducale a Venezia alconvegno ”Dallo Statuto alle riforme – Il regionalismoitaliano nella stagione delle riforme”, organizzato dalConsiglio Regionale del Veneto.

”La storia e l’attualita’ ci dimostrano che tutte ledemocrazie che hanno dati economici positivi sono passateattraverso un vero decentramento – ha detto Zaia -. Dobbiamoabbandonare definitivamente il principio dell’uniformita’ perabbracciare quello dell’autonomia differenziata”. ”Il Veneto si candida a essere il laboratorio delfederalismo fiscale, quello vero, quello che consentira’finalmente di far tornare sui territori i surplus digettito”, ha annunciato Zaia che e’ tornato a chiedersi comemai, a parecchi anni dalla riforma del titolo V dellaCostituzione, ”ancora non si sia avuto il coraggio diapplicare i costi standard i quali, se avessero come modelloquelli della pubblica amministrazione del Veneto,libererebbero immediatamente circa 30 miliardi di euro, unterzo del costo annuale del debito pubblico”. Riferendosi poi all’anniversario del nuovo Statuto delVeneto, il Presidente Zaia ha sottolineato: ”La nostraRegione, maggioranza e opposizione insieme, ha fatto la suaparte introducendo cio’ che a livello nazionale sembra ancoratabu’: snellimento dei lavori consiliari, una nuova leggeelettorale che da’ la possibilita’ di scegliere i proprirappresentanti, il limite ai mandati per evitare incarichi avita. Abbiamo poi tagliato davvero in modo sensibile i costidella politica. E non vorrei mancare di sottolineare che ilnostro statuto ha una parola chiave: autogoverno”. ”Il federalismo e’ centripeto mentre il centralismo e’centrifugo” ha concluso Zaia con un accenno alle pronuncedella Corte Costituzionale: ”Dal ”48 ad oggi la Consulta sie’ sempre ispirata a principi centralistici. Se questaposizione poteva andar bene quando c’era la necessita’ didifendere lo stato nazionale, quando il mondo era diviso indue blocchi, ora queste esigenze sono tramontate. Tutti ormaidicono che la carta istituzionale non e’ intoccabile.

Risolviamo per sempre questo federalismo imperfetto che e’andato a discapito di chi e’ virtuoso e a vantaggio di chi e’inefficiente e sprecone.

Introduciamo il Senato delle Regioni: la sua assenza stacreando costi enormi in termini di ingestibilita’ delsistema”.

fdm/rus