Lavoro: al via vertice internazionale su occupazione giovanile

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(askanews) – Roma, 14 giu – Al via il vertice internazionale traItalia, Germania, Francia e Spagna sull’occupazionegiovanile, ”Jobs for Youth- Building Opportunites, OpeningPaths”, che vede riuniti i ministri delle Finanze e delLavoro delle quattro principali economia della zona euro.

L’avvio dei lavori, avvenuto con qualche minuto dianticipo rispetto al programma in agenda, e’ stato suggellatodalla foto di gruppo nella Sala del Galeone di PalazzoChigi.

Alle ore 15 e’ fissata la riunione con i ministri EnricoGiovannini (Lavoro e Politiche sociali) e Fabrizio Saccomanni(Economia e finanze); i ministri francesi Michel Sapin(Lavoro, Occupazione e Dialogo sociale) e Pierre Moscovici(Finanze); i ministri tedeschi Ursula Von der Leyen (Lavoro eAffari sociali) e Wolfgang Schauble (Finanze), e i ministrispagnoli Luis de Guindos Jurado (Economia e dellaCompetitivita’) e Maria Fatima Banez Garcia (Occupazione eSicurezza sociale). Al centro dei colloqui, al termine dei quali e’ previstauna conferenza stampa, l’elaborazione di un piano comuneeuropeo volto a rilanciare l’occupazione a livello Ue,soprattutto per quanto riguarda i giovani. Il mini summit,non a caso, giunge in vista del prossimo Consiglio europeodel 27 e 28 giugno e della riunione ministeriale del G20 aMosca di meta’ luglio.

La lotta alla disoccupazione giovanile rappresenta lasfida prioritaria, l’Europa e per l’Italia, dove oltre 2,2milioni di giovani si trovano senza lavoro e fuori dapercorsi formativi. A febbraio 2013 il tasso didisoccupazione giovanile (l’incidenza dei disoccupati sultotale dei 15-24enni occupati o in cerca di un posto dilavoro) rilevato dall’Istat e’ stato pari al 37,8%, con unacrescita del 3,9% rispetto allo stesso mese del 2012.

L’Italia e’ il paese europeo che, dopo la Spagna, presenta ilpiu’ alto tasso di disoccupazione giovanile. La disoccupazione e’ piu’ elevata per le giovani donne cheper gli uomini (rispettivamente 26,6% e 23,6% nella media del2012) e nel Mezzogiorno (36,8%) che nel resto del Paese.

Rispetto al 2008, il tasso e’ salito di circa 11 puntipercentuali (+5,6 punti solo nel 2012) nel Mezzogiorno e di 9punti al Nord (+3,7 punti nello scorso anno).

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