Governo: Franceschini, sfida comune no aumento Iva e no Imu prima casa

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(askanews) – Roma, 12 giu – ”Cancellare l’aumento dell’Iva ed eliminare l’Imu sulla prima casa e’ la sfida di tutto il governo. E faremo l’impossibile per centrarla”. Dario Franceschini in un’intervista ad ‘Avvenire’ spazza via ipotesi di attriti nella maggioranza: ”Non c’e’ chi e’ d’accordo e chi non e’ d’accordo e trovo surreale anche solo immaginare che su questo esista un dibattito: la volonta’ di centrare i due obiettivi e’ forte in ciascun membro del governo”. Per il ministro per i Rapporti con il Parlamento ”il tema vero e’ un altro: le risorse. E’ capire quanti milioni abbiamo. Bastano per fare tutto o solo per risolvere in parte i due problemi? Stiamo lavorando e continueremo a farlo. Discuteremo sul come coinvolgendo i gruppi parlamentari perche’ la corresponsabilita’ e’ sugli obiettivi, ma anche sulle difficolta”’. Franceschini poi scommette sulla durata del governo: ”Nessuno si prendera’ la responsabilita’ di interrompere questo nostro percorso. E chi dovesse farlo pagherebbe un prezzo altissimo. Siamo tutti determinatissimi ad andare avanti e anche sereni nel capire che questo governo di servizio ha il dovere, anzi l’obbligo, di durare. Che succederebbe se si tornasse a votare con questa legge elettorale senza aver fatto le riforme costituzionali e quelle economiche? L’Italia andrebbe in blocco e l’antipolitica tornerebbe a mostrare il volto piu’ minaccioso”. In merito alle riforme costituzionali, Franceschini ricorda che ”con il bicameralismo cosi’ non si puo’ andare avanti. Le leggi si bloccano, il sistema e’ lento, spesso non funziona, spesso c’e’ paralisi. Ecco la priorita’: la riforma delle regole. Superare il bicameralismo vuol dire cambiare il volto del Paese. Cosi’ si incide sulla vita delle famiglie, delle imprese; cosi’ si mette in moto una vera rivoluzione”. Intanto il Parlamento – spiega il ministro – ”ha il dovere di cambiare subito il Porcellum: Pd, Pdl e Scelta civica hanno detto con assoluta chiarezza che non si puo’ tornare al voto con l’attuale legge elettorale, ora devono solo rispettare quell’impegno. Lo facciano presto anche perche’ in autunno arriva a una sentenza della Corte Costituzionale. Ma qui mi fermo: questa e’ una cosa affidata al confronto tra le forze politiche della maggioranza in Parlamento e il governo non fara’ nessuna mediazione”. red/vlm