Editoria: Legnini, settore non puo’ piu’ essere ‘spremuto’

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(askanews) – Roma, 12 giu – L’editoria, che ha visto anno dopoanno scendere le risorse pubbliche destinate al settore, oranon puo’ piu’ essere ‘spremuta’. Anzi, e’ necessariogarantire un livello adeguato di fondi. Lo sostiene ilsottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delegaall’editoria, Giovanni Legnini, nell’audizione svolta allaCamera davanti la commissione Cultura.

”Le politiche del governo per l’editoria – spiega -debbono far segnare un cambio di prospettiva, superando lalogica puramente ‘resistenziale’ e conservativa, impostaanche dai reiterati tagli di bilancio degli ultimi anni.

Occorre un piano incisivo di rilancio dell’intero settore -continua Legnini – che contempli la modernizzazione deglistrumenti dell’intervento pubblico adeguandoli al nuovocontesto economico e tecnologico”.

Le disponibilita’ del bilancio ”sono da anni infibrillazione permanente”, afferma Legnini ricordando chenel regime di contribuzione diretta sono destinate ad un”numero comunque circoscritto di testate” risorsefinanziarie pari a 95,7 milioni di euro. Tale importo,spiega, ”e’ frutto dell’integrazione di 45 milioni di eurodisposta dall’ultima legge di stabilita’ per il solo anno2013. Pertanto, gia’ nell’anno 2014 la dotazione e’ destinataa ridursi a circa 55 milioni di euro l’anno”. Ledisponibilita’ per l’editoria, continua Legnini, ”hannocostituito luogo di elezione per trovare coperture a volteestemporanee a provvedimenti di spesa. Nondimeno il comparto,come detto, ha ormai ampiamente ridimensionato il suo oneresul bilancio pubblico e, quindi, non sarebbe in grado digarantire un ulteriore apprezzabile contributo al risanamentofinanziario”. Per questo, assicura il sottosegretario,”ribadisco l’impegno del governo a garantire un livelloadeguato delle risorse per la contribuzione diretta,quantomeno stabilizzando l’attuale livello finanziario gia’dalla prossima legge di Stabilita”’.

Legnini chiede di ”uscire dalla logica della mera difesadagli interventi di ‘potatura’ delle risorse disponibili peril settore, per avviarci verso una nuova stagione volta adincentivare l’innovazione di prodotto e di processo, e questonon soltanto nelle aziende editoriali, ma coinvolgendo tuttigli operatori della filiera”. Il ”progetto nuovo” cheLegnini intende costruire deve essere incentrato sulleseguenti linee direttrici: sostegno a ristrutturazioniaziendali conseguenti alle numerose crisi dichiarate conmisure che accompagnino in uscita professionalita’ in esuberoe nello stesso tempo di incentivo all’ingresso di giovaniprofessionisti; forme di sostegno ai processi di innovazioneanche a mezzo di incentivazioni fiscali alla diffusione deicontenuti digitali; misure finalizzate a favore lamodernizzazione della filiera della distribuzione e venditadei giornali; avvio processo di riforma del diritto d’autore;iniziative volte a favorire intesa tra editori e motori diricerca; ridefinizione del quadro finanziario del settore chepreveda il recupero di risorse destinate all’estinzione dipassivita’ pregresse.

fdv