Partiti: Letta, ddl non e’ presa in giro. Se stravolto pronto a decreto

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(askanews) – Roma, 11 giu – ”Il disegno di legge presentato dalgoverno al Parlamento non e’ una presa in giro. E non silimita a tagliare il finanziamento pubblico, ma lo abolisceproprio, scardinando qualsiasi meccanismo automatico dierogazione e facendo in modo che non finisca ai partitineanche un centesimo che non siano gli stessi cittadini avoler destinare loro, attraverso le donazioni volontarie o lalibera scelta del 2 per mille della dichiarazione deiredditi”. Lo scrive il presidente del Consiglio, EnricoLetta, in una lettera pubblicata sul settimanale ‘Oggi’, inedicola da domani.

Il presidente del Consiglio ha poi sottolineato che ”aipartiti andra’ solo il 2 per mille esplicitamente indirizzatoloro dai contribuenti; il 2 per mille di quanti sulladichiarazione dei redditi non avranno formalizzato alcunascelta rimarra’ allo Stato. Anche qualora a scegliere didestinare ai partiti il 2 per mille dovesse essere lastragrande maggioranza dei contribuenti, non potrannocomunque andare loro piu’ di 55 milioni l’anno”.

Inoltre, ha rilevato il premier, ”abbiamo scelto lastrada del disegno di legge per offrire al Parlamento, amaggioranza e opposizione, la possibilita’ di discutere econtribuire al meglio al testo da trasformare in legge, ma sei tempi dovessero allungarsi o il provvedimento dovesserischiare di essere stravolto, sarei pronto a intervenire perdecreto. Proprio perche’, a maggior ragione su un tema comequello del finanziamento della politica, ”prese in giro”non sono tollerabili”.

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