Riforme: D’Alia, elezione diretta del premier non del Capo dello Stato

SET 5, 1284 -

(askanews) – Roma, 4 giu – ”Sarebbe meglio puntare sull’elezionediretta del premier lasciando alla presidenza dellaRepubblica l’attuale ruolo di garanzia assegnatoledall’architettura costituzionale”. Lo afferma il ministrodella Funzione pubblica Gianpiero D’Alia in un’intervista alCorriere della Sera. Questo percorso, tuttavia, spiegaD’Alia, ha bisogno di due tasselli in piu’: ”Una legge cheregoli i conflitti di interesse e la riforma del Titolo Vdella Costituzione per aprire finalmente le porte, comechiede il presidente di Confindustria Squinzi, a unagovernance piu’ snella in materia di crescita e sviluppo”. Rilanciare il semipresidenzialismo, come fa il Pdl, rilevaD’Alia, ”pone questioni di merito molto forti. Non si trattasolo di introdurre l’elezione diretta del Capo dello Statoperche’ si tratta di cambiare, in profondita’, l’assetto deipoteri. Cambia infatti l’equilibrio: tra il legislativo el’esecutivo. E muta anche il potere giudiziario. L’elezionediretta del presidente della Repubblica – sono ancora paroledi D’Alia – modifica la natura dello Stato: la sedeprincipale della sovranita’ popolare si sposta dal Parlamentoa una sola persona. E poi il Capo dello Stato, che e’ anchepresidente del Csm, quale rapporto avra’ con la magistraturauna volta eletto direttamente dal popolo con poteri diindirizzo politico? Il nuovo schema inciderebbe dunque suiprincipi di autonomia e indipendenza della magistratura”.

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