Bnl-Unipol: Ghedini e Longo, sentenza conferma pregiudizio Berlusconi

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(askanews) – Roma, 4 giu – ”Le motivazioni della sentenzariguardante la cosiddetta vicenda ”Unipol”, dimostranoancora una volta la impossibilita’ di celebrare dei processia Silvio Berlusconi a Milano. Tale decisione appare ancorpiu’ straordinaria visto che ad un incensurato si negano nonsolo le attenuanti generiche ma anche la sospensionecondizionale, confermando vieppiu’ il pregiudizio”. Loaffermano in una nota gli avvocati dell’ex premier, PieroLongo e Niccolo’ Ghedini secondo i quali ”le osservazionicontenute in sentenza, totalmente smentite dai testi indibattimento per la posizione di Paolo Berlusconi sulla suaeffettiva partecipazione alla pubblicazionedell’intercettazione e per cui non v’e’ il benche’ minimoindizio, divengono prive di ogni logica giuridica per ilPresidente Berlusconi”. Il leader del Pdl, continuano gliavvocati, ”viene condannato per concorso morale e quindi nongia’ per aver posto in essere qualche condotta specifica maper aver rafforzato il proposito del fratello Paoloproprietario ed editore del Giornale. Mai nessuno ha potutoprospettare alcunche’ in proposito ed anzi colui che haconsegnato l’intercettazione ha affermato che il PresidenteBerlusconi non l’ha mai ascoltata. Parimenti Paolo Berlusconiha ripetutamente ribadito che Silvio Berlusconi mai se n’erainteressato. E’ una sentenza – concludono Longo e Ghedini -dunque basata sull’incredibile principio del cui prodest, chenon potra’ che essere riformata nei gradi successivi”.

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