Violenza donne: Meloni, dare seguito a Convenzione

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(askanews) – Roma, 28 mag – ”Voto convinto e favorevole diFratelli d’Italia alla ratifica e all’esecuzione dellaConvenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e lalotta contro la violenza nei confronti delle donne e laviolenza domestica. Parliamo della violazione dei dirittiumani piu’ diffusa e, paradossalmente, meno conosciuta,perche’ quando ci si abitua a qualcosa, perfino allaviolenza, si finisce per sminuirne l’importanza, si arrivaaddirittura giustificarne alcune forme inserendole in uncontesto distorto di usi e tradizioni popolari. LaConvenzione e crea un quadro completo di norme incentratosulla prevenzione, sulla protezione delle vittime e sulperseguimento dei trasgressori e puo’ rappresentare unostrumento di contrasto estremamente efficace. Inoltre offreun nuovo e importante approccio culturale al problema, ciconsente di affrontare la questione in un’ottica globale esancisce il principio che la violenza e’ un atto criminale.

La sfida e’ coinvolgere sempre piu’ e sempre meglio quellearee del pianeta nelle quali sopravvivono convinzioni e usiodiosi, non tollerabili. Ma e’ necessario dare seguito alleprescrizioni che sono contenute nella Convenzione, perche’ lavalutazione del collega Cirielli sul parere della CommissioneBilancio, che rischia di significare che le risorse non cisono. Su questo auspico una maggiore attenzione da parte delGoverno”. Sono alcuni passaggi dell’intervento in aula delcapogruppo alla Camera, Giorgia Meloni, sulla ratifica dellaConvenzione di Istanbul sul femminicidio.

”I dati aiutano per capire la portata del fenomeno ma nonrendono merito alla sofferenza. Vale la pena ricordare alcunestorie e persone nascoste dietro le statistiche, come quelladi Monia, 19 anni, uccisa chiusa in sacchi della spazzatura egettata sotto un ponte. E’ una storia accaduta anni fa,tornata alla ribalta perche’ l’Agenzia delle entrate hamandato ai genitori una richiesta di 2.000 euro per ildeposito della sentenza di condanna del suo assassinonullatenente. Ho presentato su questo un’interrogazione alprecedente Governo che non ha mai ricevuto risposta. Lo dicoper la mamma di Monia, Gigliola, che con me ha atteso unarisposta”, ha continuato Meloni. ”L’approccio bipartisan che ha caratterizzato nellascorsa legislatura la legge sullo stalking, il pianonazionale antiviolenza e questa approvazione, racconta lacapacita’ della politica di mettere alcune questioni al disopra degli interessi di parte e di partito, per dare unsegnale che ci sono dei temi sui quali si marcia insieme. Misi consenta, pero’, una nota polemica. Anche in questodibattito sono soprattutto le colleghe donne ad intervenire.

Lo facciamo volentieri ma tradisce un problema culturale.

Perche’ la violenza contro le donne non e’ un problema delledonne in Italia, ma di questa societa’ nel suo complesso. Onoi lo comprendiamo o non metteremo mai le basi culturali peraffrontare e vincere davvero la guerra contro la violenzasulle donne”, ha concluso il capogruppo alla Camera diFratelli d’Italia.

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