Roma/comunali: Gasbarra, ora dobbiamo vincere

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(askanews) – Roma, 28 mag – ”In questi ultimi 15 mesi, daquando ho l’onore di guidare il Pd del Lazio nella politica enella vita del nostro partito e della ‘piazza democratica’che era alla base dell’alleanza per il governo del Paese, e’accaduto di tutto. Momenti belli, in alcuni casi straordinaricome la partecipazione alle primarie per il premier, per ilParlamento, cosi’ come nella scelta del sindaco, e nelcontempo la gestione della crisi di una Regione messa inginocchio dalla destra, la decisione di mettere in campo unagrande risorsa come Nicola Zingaretti e una nuova squadra diamministratori”. Lo scrive in una lettera inviata aimilitanti e agli iscritti del Pd di Roma e del Lazio, ilsegretario regionale Enrico Gasbarra. ”Un lavorostraordinario che ci ha portato, tutti insieme, ad otteneremeravigliosi successi, dalla vittoria a Rieti dove dopo18anni siamo tornati al governo della citta’, allo storicorisultato di ieri di Leonardo Michelini a Viterbo alballottaggio dopo 21 anni di amministrazioni di destra,quindi al nuovo governo alla Regione, fino al voto allaCamera e al Senato nel Lazio. Un voto – prosegue Gasbarra -senza precedenti che ci ha permesso di arrivare al premio dimaggioranza, visti i risultati non esaltanti in altreregioni. E momenti brutti, molto amari, dal trauma per ilrisultato del centrosinistra nazionale, alle confusioni dellalinea politica, allo shock nella scelta per il nuovopresidente della Repubblica. Senza dimenticare allagrandissima sofferenza con cui abbiamo dato vita al governodi servizio guidato da Enrico Letta”. Oggi, a poche oredalla chiusura delle urne elettorali, insieme possiamo direche il Pd a Roma cosi’ come nel Lazio e’ ancora la forza piu’credibile, piu’ responsabile e con i migliori candidati che icittadini hanno voluto premiare ad iniziare da IgnazioMarino.

Siamo chiamati – prosegue la lettera – a ricostruire lenostre citta’ cosi’ come la Regione, siamo chiamati a portarfuori dalla crisi le nostre comunita’. Siamo chiamati aliberare la Capitale da Alemanno e dalla cattiva politica. Ilrisultato del Pd a Roma cosi’ come nelle altre sfide e’ lavostra vittoria. E’ la vittoria di chi e’ stato per ore neigazebo, di chi ha piegato migliaia di volantini, di chi hatrascorso le notti a discutere, di tutti voi che avetedimostrato di essere piu’ lucidi e piu’ maturi di chi governail partito. E’ la vittoria anche di un gruppo dirigente cheha capito prima di altri la necessita’ di mettere in campoun’azione politica nuova, non scontata come sono state lecandidature di Nicola Zingaretti e di Ignazio Marino. Sceltespesso criticate – spiega Gasbarra – e che invece sonorisultate fondamentali. Nello stesso modo sono stati spazzativia dal voto di domenica e lunedi’ i professionisti dellazizzania, i profeti del voto disgiunto e di un Pd romano(27%) lontano da Marino che invece e’ stato sostenuto, conforza, da noi cosi’ come dal resto della coalizione, tanto daottenere alla fine risultati identici. Il mio vuole quindiessere un ringraziamento per lo straordinario coraggio e lapassione che avete messo in campo anche questa volta, ma lapartita non e’ finita. Oggi – ammonisce Gasbarra – possiamodire di essere arrivati primi, ma dobbiamo ancora vincere. Lofaremo il 10 giugno, lo faremo se ancora una volta saremouniti, come vi ho sentiti in questi mesi in cui non mi avetemai fatto mancare al telefono, negli incontri o su facebook,la vostra amarezza, la vostra rabbia per gli sbandamenti delPd, ma anche la forza, la determinazione e l’orgoglio deinostri valori e delle nostre idee. L’astensione – concludeGasbarra – di tanti nostri cittadini ci deve far stare con ipiedi per terra, e attenti al grido cambiamento che il Pddeve raccogliere dando vita ad un congresso capace diaprirsi, di rinnovarsi e di costruire una nuova forma dipartecipazione”. Bet/gc