P.A.: relatori, verso modifiche selezionate d’intesa con governo

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(askanews) – Roma, 24 mag – Si va verso un ‘maxiemendamento’ aldl debiti della P.A.. E’ quanto lasciano intendere i relatoridel provvedimento in commissione Bilancio del Senato, GiorgioSantini (Pd) e Antonio D’Ali’ (Pdl), che, alla luce delle 252proposte di modifiche al decreto depositate in commissione,sottolineano l’orientamento a concentrarsi su ”poche,selezionate e significative” modifiche, d’intesa con ilgoverno, per poter rispettare i tempi molto stretti delprovvedimento che scade il prossimo 7 giugno. C’e’ dunque unacorrezione di tiro rispetto alle dichiarazioni del ministroper lo Sviluppo economico, Flavio Zanonato, che consideravablindato il decreto: secondo Santini, il sottosegretarioall’Economia Alberto Giorgetti avrebbe invece aperto allapossibilita’ di modifiche in commissione, ”a condizione chesi tratti di interventi selezionati e mirati”.

L’obiettivo che ci si pone, spiegano ancora i relatori, e’concludere l’esame in Senato del decreto entro la prossimasettimana, o al massimo entro lunedi’ o martedi’ dellasuccessiva (il 3 o il 4 giugno), in modo da lasciare lospazio alla Camera per il via libera definitivo.

L’agenda dei lavori prevede dunque che martedi’ prossimo irelatori esamineranno le proposte dei gruppi, mentremercoledi’ e’ in programma un incontro con l’esecutivo permettere a punto ”un emendamento d’intesa con il Governostesso per poche e significative proposte dato che i marginidi tempo sono molto ristretti”.

Entrando nel merito delle modifiche possibili, anziritenute ”necessarie”, i relatori sottolineano i puntiqualificanti su cui ci si intende concentrare: lacertificazione dei debiti (con una semplificazione deimeccanismi attualmente previsti), la priorita’ nei pagamenti,l’ampliamento del plafond nella ‘fase due’, il patto distabilita’ interno. In particolare su quest’ultimo punto,D’Ali’ ribadisce l’intenzione di favorire i Comuni’diligenti’, quelli che hanno sforato i termini proprio pereffettuare i pagamenti, prevedendo per loro una diminuzionedelle sanzioni. Sulla ‘fase due’ di ampliamento del plafond di 40 miliardidi pagamenti fissato dal decreto si punta a rendere piu’stringente l’impegno gia’ previsto per il governo e prevedereun meccanismo che coinvolga banche e Cassa Depositi eprestiti.

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