Crisi: Lupi, meno fisco per rilanciare le infrastrutture (Messaggero)

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(askanews) – Roma, 24 mag – ”Una deroga al Patto di stabilita’sia per gli investimenti in infrastrutture degli enti locali,sia per il contributo italiano alle grandi opere strategicheeuropee. E poi defiscalizzazione per i privati che realizzanoponti e strade, abolizione delle tasse per gli immobiliinvenduti, bonus fiscali del 50 e del 55% per risparmioenergetico e ristrutturazioni edilizie. E ancora:accelerazione delle grandi opere cantierabili e snellimentodella burocrazia”. Ecco il piano del ministro delleInfrastrutture, Maurizio Lupi, per rilanciare l’economia erisollevare un settore in ginocchio.

”Penso – continua – a un piano straordinario dell’Anas da600-700 milioni per ponti e viadotti, alla manutenzione dellescuole (700 milioni) e ai 9 miliardi che le Fs possonoattivare”.

D’accordo con il presidente di Confindustria Squinzi sullanecessita’ di creare le condizioni per la crescita, Lupiricorda: ”Nel piano dei 100 giorni che stiamo mettendo apunto ci sono alcuni punti fermi per affrontare una serie diurgenze eccezionali. Al primo posto c’e’ la diminuzione dellapressione fiscale che sta strangolando il Paese” a partiredall’Imu che ”ha depresso il mercato e messo in ginocchio unsettore produttivo” e che andra’ ”abolita in tempi rapidianche per i capannoni industriali”. Poi bisognera’ anche”eliminare le tasse sugli immobili invenduti”. red-njb/sam/alf