Giustizia: Serracchiani, bene possibile rinvio taglio tribunali

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(askanews) – Trieste, 23 mag – Sembra profilarsi un rinvio di unanno per la soppressione di 31 tribunali in Italia, tra iquali quello di Tolmezzo. In sede di Commissione Giustiziadel Senato – come riferisce la senatrice Isabella De Monte -e’ stato raggiunto un accordo tra le diverse forze politicheper far slittare di un anno, e quindi al settembre 2014, lacancellazione dei tribunali.

”Tecnicamente – spiega la senatrice, che e’ anche sindacodi Pontebba – c’e’ tempo fino al prossimo 28 maggio per lapresentazione di possibili emendamenti al testo indiscussione, ma nel corso della dibattito e’ emersa unacondivisione pressoche’ unanime sulla opportunita’ di andarenella direzione del rinvio”.

La notizia del possibile rinvio e’ stata subito commentatacon soddisfazione dalla presidente della Regione autonomaFriuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, che nei giorniscorsi aveva incontrato in proposito a Roma, proprio assiemealla senatrice de Monte, il ministro della GiustiziaAnnamaria Cancellieri.

”Qualora venisse confermato il rinvio del taglio -commenta Serracchiani – avremmo un anno di tempo per farvalere le nostre ragioni sulla inopportunita’ della chiusuradel Tribunale di Tolmezzo. Come ho avuto modo di illustrareal ministro Cancellieri, la cancellazione comporterebbeaumenti della spesa pubblica, cioe’ l’esatto contrario diquanto dovrebbe volere qualunque Governo in tempi di crisi.

Va ricordato infatti che il Tribunale di Tolmezzo e’ statooggetto di recenti investimenti per 4 milioni di euro, e cheopera in un territorio molto vasto: la sua soppressorecomporterebbe la fine di un servizio importante per la vitadella montagna, contribuendo ad accrescerne l’emarginazione e- conclude – lo spopolamento”.

La soppressione di 31 tribunali in Italia era stataprevista dal decreto legislativo 156 del 2012, nel contestodella spending review, ovvero della riduzione della spesapubblica.

Contro la cancellazione del Tribunale di Tolmezzo laRegione aveva anche presentato un ricorso alla CorteCostituzionale, che dovrebbe essere trattato dalla SupremaCorte il prossimo 2 luglio.

fdm