Riforme: Balduzzi, art.138 perno equilibrio Costituzione

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(askanews) – Roma, 22 mag – ”Ascoltando il ministroQuagliariello mi e’ venuto alla mente un aneddoto. Siracconta che alcuni Greci abbiano un giorno chiesto al saggioSolone quale fosse la migliore Costituzione e che fu lororisposto: ”dipende per quale popolo e per quale epoca”.

L’episodio venne ricordato anche dal generale de Gaulle in uncelebre discorso del 1946, nel quale disegno’ le linee diquella che sarebbe diventata la Costituzione della Franciaattuale.

Nelle parole del ministro ho colto l’eco di quellaconsapevolezza, che deve essere propria di tutti gliaspiranti riformatori: dobbiamo avere la capacita’ di fareproposte adeguate al nostro Paese oggi”. Lo ha affermatoRenato Balduzzi (Sc), nel corso del suo interventoall’odierno dibattito introdotto dal ministro Quagliariello.

”La capacita’ di leggere il Paese deve indurci a nondimenticare che l’equilibrio tra le diverse parti dellaCostituzione e’ un elemento importante della nostra storiacostituzionale e non deve essere stravolto. Cosi’ pure, unacorretta narrazione della storia italiana anche recente portaa non imputare alla Costituzione quelle disfunzioni e queidifetti che piu’ correttamente vanno ascritti allalegislazione elettorale, ai regolamenti parlamentari, alleprassi applicative e ai comportamenti della politica edell’amministrazione”, ha osservato Balduzzi.

”Ho ritrovato in particolare l’eco di questo equilibrioin alcuni passaggi della relazione del ministro: l’esigenzadi migliorare gli strumenti di partecipazione civica, lanecessita’ di un piu’ forte protagonismo parlamentare (cheimplica pero’ la riduzione del numero dei parlamentari e ilsuperamento del nostro bicameralismo ripetitivo), un nuovoequilibrio tra centro e periferie. Noi oggi dobbiamo evogliamo far sul serio. Ma per far sul serio occorre tenerein seria considerazione l’ineludibile rapporto tra merito emetodo delle riforme costituzionali e dunque prendere sulserio il metodo di riforma previsto nell’art. 138 dellaCostituzione, dal quale noi riformatori dovremmo discostarciil meno possibile perche’ questo articolo e’ il pernodell’equilibrio costituzionale” ha ribadito l’esponente diScelta Civica. ”D’altra parte, valicare l’art. 138 non sembra abbiaportato fortuna a precedenti tentativi di riforma…” haconcluso Balduzzi.

red/sat/mau