Privacy: Garante, no all’uso generalizzato delle webcam negli asili nido

FEB 6, 1280 -

(askanews) – Roma, 22 mag – No all’uso generalizzato di webcamnegli asili nido. La tutela della personalita’ e dellariservatezza dei minori deve prevalere rispetto alle esigenzedi genitori e strutture scolastiche.

Lo ha stabilito il Garante privacy che ha vietato l’uso dellewebcam installate in un asilo nido privato di Ravenna. Nelcorso dell’istruttoria avviata a suo tempo dall’Autorita’ perconoscere le modalita’ di funzionamento e gli scopi dellewebcam, la societa’ che gestisce l’asilo aveva spiegato cheil sistema era stato installato come deterrente contro imalintenzionati, ma soprattutto per fornire un servizio checonsentisse via web, ai genitori impegnati al lavoro, di monitorare costantemente in presa diretta cio’ che i lorofigli facevano. Nel suo provvedimento il Garante ha ricordato innanzitutto,anche in riferimento a quanto precisato dalla Commissione europea, che l’impiego di sistemi di videosorveglianza deverisultare effettivamente necessario e proporzionato agli scopi che si intendono perseguire, tanto piu’ quando sitratta di dispositivi particolarmente invasivi come lewebcam. L’installazione di webcam, per stessa ammissione dell’asilonido, era finalizzata a venire incontro alla tranquillita’dei genitori piuttosto che a salvaguardare la sicurezza deiminori. Ma anche ammesso che l’obiettivo fosse quello ditutelare l’incolumita’ dei minori, tale finalita’ andrebbecomunque perseguita bilanciandola con altri interessifondamentali del bambino, quali la sua riservatezza e illibero sviluppo della sua personalita’. Non sono emersi,peraltro, neanche nelle argomentazioni addotte dall’asilonido elementi che giustificassero il ricorsoall’installazione a fini di sicurezza.

Il collegamento telematico, inoltre, non assicuravasufficienti tutele ai minori: in primo luogo, la visione daparte dei genitori non era limitata alle sole attivita’ delproprio figlio, ma si estendeva naturalmente anche a quelledegli altri minori e agli insegnanti; in secondo luogo, ilsistema non garantiva che anche altri, oltre ai genitorimuniti di credenziali per l’accesso, potessero visionare leimmagini: circostanza questa che apriva al possibile rischioche le immagini potessero poi essere registrate e usate anchea fini illeciti.

Il Garante ha dunque dichiarato illecito il trattamento deidati operato e ha vietato all’asilo nido l’ulterioretrattamento delle immagini.

”Sistemi di controllo cosi’ intrusivi come le webcam – hacommentato Antonello Soro, Presidente dell’Autorita’ – devonoessere usati con estrema cautela perche’, oltre a incideresulla liberta’ di insegnamento, possono ingenerare nelminore, fin dai primi anni di vita, la percezione che sia”normale” essere continuamente sorvegliati, come purecondizionare la spontaneita’ del rapporto con gli insegnanti.

La tranquillita’ dei genitori non puo’ essere raggiunta ascapito del libero sviluppo dei figli. Non possiamo, perplacare le nostre ansie di adulti, trasformare la societa’ incui viviamo in un mondo di ipersorvegliati, a partire dainostri bambini”.

rus