Lavoro: Coldiretti, ‘neet’ in almeno una famiglia italiana su 10

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(askanews) – Roma, 22 mag – In piu’ di una famiglia italiana sudieci c’e’ un giovane di eta’ compresa tra i 15 e i 29 anniche resta a casa senza studiare ne’ lavorare ne’ tantomenocercare un posto di lavoro, che e’ fonte di depressione eansia sociale ed economica che compromette la qualita’ dellavita, ma anche le opportunita’ di sviluppo del Paese. E’quanto emerge da una analisi della Coldiretti in riferimentoal fatto che secondo l’Istat in Italia sono presenti 2milioni 250 mila giovani ”neet”, che sono in uno stato di”not in education, employment or training”, ”la quota piu’alta d’Europa’ nel 2012. Una situazione di disagio che -sottolinea la Coldiretti – e’ confermata dal fatto che lacrisi ha colpito anche la raccomandazione che risulta sempremeno efficace nel garantire un’opportunita’ di lavoro, tantoche solo l’11 per cento dei giovani italiani dichiara diavervi fatto ricorso, secondo una indagine Coldiretti/Swg. Adifferenza – continua la Coldiretti – il 73 per cento deigiovani chiede che venga inserito l’obbligo di una quotagiovani per le assunzioni in aziende pubbliche e private.

Tale richiesta e’ sostenuta piu’ dalle donne (78 per cento)che dai maschi (68 per cento). Per favorire la ”staffettagenerazionale” ben l’86 per cento dei giovani chiede -afferma la Coldiretti – la fissazione di un limite di eta’per lo svolgimento di incarichi parlamentari, inamministrazioni pubbliche e in aziende pubbliche. Per il 50per cento dei giovani italiani tale limite – conclude laColdiretti – dovrebbe essere fissato a non piu’ di 60 anni,ma uno zoccolo duro del 26 per cento chiede addirittura chel’eta’ del ”pensionamento” sia fissata a 55 anni perliberare posti di lavoro. com/res