Omofobia: Boldrini, punire incitamento all’odio verso…(1 update)

53 5, 1278 -

(askanews) – Roma, 17 mag – ”Bisogna punire chi incita l’odiocontro gli omosessuali e chi si macchia di violenze nei loroconfronti”. Lo chiede la presidente della Camera, LauraBoldrini, intervenendo al Senato alla giornata internazionalecontro l’omofobia e sollecitando a ”condannare con fermezzaogni forma di intolleranza e di incitamento all’odio verso lepersone omosessuali”. Le aggressioni omofobe ”sono inaumento e le aggressioni e le violenze avvengono ancheperche’ in Italia e’ tuttora diffusa una cultura machista edomofoba, che riduce le donne ad oggetto e gli omosessuali amacchietta, a gruppo isolato”.

Per la presidente della Camera ”l’omofobia si combatte intre modi: bisogna garantire maggiori diritti alle personeLgbt; bisogna punire chi attua violenze o aggressioni dinatura omofoba; bisogna combattere una battaglia culturalecontro i pregiudizi e gli stereotipi”.

Boldrini ricorda che ”in Italia, a differenza dellamaggior parte dei paesi Ue, la legge non prevede l’aggravantedi omofobia per chi aggredisce o minaccia le personelesbiche, gay, bisessuali e transgender o per chi incitaall’odio nei loro confronti sul web. E’ necessario condannarecon fermezza ogni forma di intolleranza e di incitamentoall’odio verso le persone omosessuali”.

Anche su questo fronte, oltre a quello relativo alriconoscimento dei diritti degli omossessuali, dice Boldrini,”dobbiamo recuperare un ritardo. Nella maggior parte deiPaesi dell’Unione Europea ci sono leggi che prevedonosanzioni penali per chi commette violenze omofobe ointroducono il movente omofobo quale circostanza aggravante.

Alcuni Paesi condannano la discriminazione omofoba – inmaniera esplicita o implicita – perfino nelle loroCostituzioni. Nella scorsa legislatura – ricorda Boldrini -sono state presentate diverse proposte di legge perintrodurre l’aggravante di omofobia nel codice penale e perinserire l’omofobia tra le tipologie di discriminazionesanzionate dalla legge Mancino. Auspico che il Parlamentoattuale riprenda questo lavoro e lo porti finalmente acompimento. Mi adoperero’, nell’ambito dei miei poteri,perche’ questo accada”.

Appena due settimane fa, qui a Roma, racconta lapresidente della Camera, una coppia di giovani e’ stata”aggredita e picchiata in modo ”barbaro” – la definizionee’ degli investigatori – per il solo fatto di essereomosessuali. Due giorni dopo il pestaggio, gli aggressorierano liberi, imputati semplicemente di lesioni personali.

Tutto cio’ accade perche’ in Italia – a differenza dellamaggior parte dei Paesi dell’Unione Europea – la legge nonprevede l’aggravante di omofobia per chi aggredisce ominaccia le persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender,o per chi incita all’odio nei loro confronti sul web. Anchese l’Italia non raccoglie dati sulle violenze di naturaomofoba – nota Boldrini – le aggressioni omofobe sarebbero inaumento”. Le cronache, rileva Boldrini, ”ce lo riferisconopressoche’ quotidianamente, cosi’ come viene denunciato dallestesse associazioni per i diritti delle persone LGBT”.

Per la presidente ”e’ necessario, infine, che sia portataavanti con coraggio una battaglia culturale. Le donne inItalia hanno saputo, negli ultimi tempi, far sentire la lorovoce contro la violenza di genere e contro la mercificazionedei loro corpi. Nelle prossime settimane – grazie all’impegnodi tante donne in Parlamento e nel Governo – l’Italia sara’tra i primi Paesi membri dell’Unione Europea a ratificare laConvenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta controla violenza nei confronti delle donne e contro la violenzadomestica. Dobbiamo ora intraprendere anche un’altra grandeoffensiva ideale, quella per porre fine all’omofobia. Nellescuole, l’orientamento sessuale di un ragazzo o di unaragazza non deve piu’ scatenare il bullismo. Nelle stradedelle nostre citta’, due persone che si amano devono poterpasseggiare senza essere derisi, minacciati, aggrediti, peril solo fatto di essere lesbiche o gay. Questa battaglia -non ha dubbi Boldrini – va portata avanti nel paese, ma anchequi, in Parlamento. E non puo’ essere un impegno di nicchia,riservato alle persone gay, lesbiche, bisessuali etransgender. E’ un impegno che riguarda tutte e tutti noi, aprescindere dall’orientamento sessuale e anchedall’orientamento politico. E sono certa che possiamofarcela”.

fdv