L’Aquila: sindaci cratere a Napolitano e Letta, ecco realta’ e richieste

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(askanews) – L’Aquila, 13 mag – Il sindaco dell’Aquila, MassimoCialente, ed il coordinatore dei sindaci delle aree omogeneedel cratere, Emilio Nusca, hanno inviato una lettera alPresidente della Repubblica, Giorgio Napolitano; alPresidente del Consiglio, Enrico Letta; ai Presidenti diCamera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso; ai ministriAlfano, Trigilia, Saccomanni e Zanonato, ai sottosegretariLegnini e Patroni Griffi, al viceministro Bubbico ed aiparlamentari abruzzesi per ricordare loro le problematichedel territorio e le questioni aperte in materia diricostruzione, in previsione del tavolo tecnicointerministeriale coordinato dallo stesso Legnini. ”Ai sensidel decreto 39/2009 convertito in legge 77 del 2009, i Comunidel cratere hanno sottoscritto con il Governo, rappresentatodal Commissario alla ricostruzione, Gianni Chiodi, i piani diricostruzione dei centri storici – scrivono nella missiva -Per il comune dell’Aquila il piano di ricostruzionesottoscritto prevede una spesa pari a 5,5 miliardi di euro,mentre per i restanti comuni del cratere la spesa prevista e’pari a 4,2 miliardi di euro. In questo momento non vi e’ alcuna previsione normativa distanziamento di queste cifre – puntualizzano – Ilfinanziamento derivante dalla delibera CIPE 135 dicembre 2012e’ appena sufficiente per completare la ricostruzione delleperiferie dei comuni, peraltro spalmato in 3 annualita”’.

”Al fine di potere avviare la ricostruzione dei centristorici sin dal 2013, il coordinamento i sindaci, richiede,sempre col meccanismo del finanziamento tramite CassaDepositi e Prestiti, rivelatosi particolarmente efficace alpunto che e’ stato riconfermato per il finanziamento totaledel sisma dell’Emilia, la cifra di 1 mld e 400 mln entro ilprossimo mese – avanzano Cialente e Nusca – Per quantoriguarda gli anni successivi 2014-2018, sara’ necessarioassicurare i restanti 8 mld, suddivisi in tranche chegarantiscano trasferimenti progressivi e costanti”. IlCoordinamento dei Sindaci, sottolinea altresi’ ”lanecessita’ di adeguamenti normativi che il Governo avrebbedovuto assicurare attraverso un unico testo per confermaregli articoli delle ordinanze, cessate con la finedell’emergenza, delle quali si ha ancora bisogno, nonche’ diassicurare ancora un minimo sostegno per la copertura deibilanci e l’ulteriore rinvio del pagamento dei muti contrattiin epoca pre-sisma con la Cassa Depositi e Prestiti”.

”Infatti – fanno notare gli scriventi – se l’emergenza e’stata considerata chiusa per legge, i territori vivono ancorauna situazione gravissima, che rende impossibile anche soloipotizzare un ritorno all’ordinarieta”’.

Nella lettera, si rammenta altresi’ ”la problematicarelativa ai comuni fuori cratere che hanno subito danni per iquali, come da legge, sussiste nesso di causalita’ col sisma,e per i quali attualmente lo stanziamento di competenzatriennale 13/15 di cui alla delibera CIPE 135 2012, pari a 55mln di euro, risulta essere nettamente insufficiente allenecessita”’. Il Coordinamento dei sindaci, ”consapevoledelle difficolta’ del Governo, ritiene, comunque, che loStato come pochi mesi fa ha fatto per l’Emilia, sapra’affrontare l’emergenza Abruzzese”.

”I sindaci – conclude la missiva – riconfermano la volonta’di procedere alla ricostruzione con senso di responsabilita’,tesa ad assicurare efficacia ed efficienza allaricostruzione, in assoluta trasparenza e legalita’, nelsupremo interesse delle popolazioni coinvolte edell’Italia”.

iso/res