Caso Ruby:pm Boccassini, da Berlusconi-premier stretta antiprostituzione

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(askanews) – Milano, 13 mag – Il presidente del Consiglio SilvioBerlusconi ha fatto approvare nella sua veste di capo delgoverno due leggi che hanno introdotto un giro di vite controla prostituzione minorile, finendo cosi’ con lo svantaggiareil Silvio Berlusconi imputato. E’ questo il ‘paradosso’illustrato dal procuratore aggiunto di Milano, IldaBoccassini, nel corso della sua requisitoria al processo sulcosiddetto caso Ruby, dove Berlusconi e’ appunto imputato diconcussione e prostituzione minorile. La requisitoria e’ ripresa oggi dopo oltre due mesi distop determinati da richieste di rinvio e legittimoimpedimento. Nel riprendere il filo di un discorso interrottolo scorso 4 marzo, la rappresentante della pubblica accusa haesordito sottolineando ”l’importanza della tutela del minorein materia di sfruttamento della prostituzione”. E haricordato che ”per ben due volte” il governo presieduto daBerlusconi ha operato un giro di vite in chiaveantiprostituzione minorile. In un caso con una leggeapprovata nel febbraio 2006 dove ”per la prima volta vienepunito il cliente che fa sesso a pagamento con una minore”.

Una nuova ‘stretta’ arriva poi nel 2008 quando un’altra normaapprovata dal governo di centrodestra ”estende la competenzadel reato di prostituzione minorile alla procuradistrettuale”. In pratica, ha lasciato ancora intendere ilmagistrato, il Berlusconi-imputato nel processo Ruby scontauna stretta legislativa fatta approvare daBerlusconi-presidente del Consiglio.

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