Immigrati: Turco (Pd), Grillo non conosce la legge italiana

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(askanews) – Roma, 10 mag – ”Grillo, nel mentre, getta lamaschera. Innanzitutto dimostra di non conoscere la leggeitaliana e gli effetti paradossali che produce sulla vita ditanti giovani. Grillo non si e’ accorto, nella sua disanimamolto superficiale della legislazione europea, che in quellaitaliana ci sono due semplici parole che la rendono anomalaed arretrata rispetto alla legislazione degli altri paesid’Europa”. Lo dichiara in una nota Livia Turco, presidentedel Forum Immigrazione del Pd.

”La prima, aver vissuto ”ininterrottamente” perdiciotto anni in Italia come condizione per presentare ladomanda di cittadinanza significa escludere, da questapossibilita’, tanti ragazzi che magari, per motivi familiari,sono costretti a tornare nel loro Paese per uno o due anni epoi tornare in Italia. Questa circostanza e’ lesiva di undiritto ed e’ fonte di molte discriminazioni. La secondaparola – prosegue Turco – e’ che al compimento deldiciottesimo anno il giovane ha solo dodici mesi perpresentare la domanda, altrimenti perde il diritto. Un tempocosi’ ristretto non esiste in nessun paese europeo. Grillonon vuole cambiare neppure queste due parole discriminatorie?Ieri il ministro Cecile Kyenge ha paralato di ”ius soli”temperato. Siamo in Europa, non negli Stati Uniti e siamomolto affezionati alle nostre radici. Come ci hanno insegnatogli italiani emigrati all’estero l’aver ottenuto lacittadinanza e il diritto di volto nel loro nuovo Paese li haaiutati ad integrarsi, ad esprimere al meglio la loroitalianita’ e non hanno perso il legame con la loro terra diorigine”. ”Riconoscere la cittadinanza non e’ svilire la nostranazione e la nostra cultura, al contrario, significa chiederea chi e’ venuto in Italia di amarla e non solo rispettarne leregole e le leggi. Per questo insisteremo con la nostraproposta: un bambino figlio di immigrati di cui almeno ungenitore e’ in Italia da cinque anni, se i genitori loscelgono, puo’ avanzare domanda cittadinanza che dovra’essere confermata dal diretto interessato al compimento deldiciottesimo anno. I bambini che arrivano nel nostro Paesecon i genitori di cui almeno uno in Italia dal cinque anni, igenitori posso presentare la domanda di cittadinanza altermine del ciclo scolastico. Quanto al referendum -sottolinea l’esponente del Pd -, Grillo sappia che noi non lotemiamo. Sosteniamo con grande determinazione il ministroKyenge che con tenacia e pacatezza ha detto di voler cercareil dialogo tra tutte le forze parlamentari e di volercostruire una sintesi tra i molti progetti di leggepresentati. Al ministro l’abbraccio e la solidarieta’ ditutto Pd di fronte ai continui attacchi nei confronti dellasua persona”. com/vlm